Corsi di formazione per gli esercenti e test Covid agli operai, così riparte Vittorito

I cantieri ripartiranno nel giro di qualche giorno (anche se in verità qualcuno è già partito da lunedì scorso, ignorando l’ordinanza sindacale) perché, dice il sindaco Carmine Presutti, “tutti hanno aderito alla mia iniziativa”. Quella di Vittorito non è in realtà l’unica, considerando che nel cantiere aquilano, il più grande d’Europa, la decisione del sindaco Biondi ha lasciato in sospeso ben altri numeri ed interessi. Sta di fatto che negli otto cantieri di Vittorito gli operai (circa un’ottantina) impegnati nella ricostruzione si sottoporranno quasi tutti al test del Covid.
In particolare, per quel che valgono, sarà effettuato, dai due ambulatori medici del paese, prima un test sierologico quantitativo e poi, ogni quattordici giorni, un test rapido (o qualitativo).

Il sindaco, però, ha dovuto cambiare la linea della sua ordinanza, perché, come stabilito dal prefetto in un’apposita nota, i test o i tamponi non possono essere imposti, ma devono essere su base volontaria.
In cambio le ditte che aderiranno avranno uno sgravio sulla tassa di occupazione pubblica del 50% e chi non occupa abbastanza suolo (perché magari ha il cantiere in smantellamento) sarà comunque rimborsato dei costi sostenuti per i test, previa presentazione delle fatture.
Ma l’azione di prevenzione a Vittorito non si ferma ai cantieri, perché per domenica prossima Presutti ha invitato tutti gli esercenti del paese e i dipendenti comunali nella palestra della nuova scuola per un corso di formazione gratuito sulla prevenzione appunto. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato che certifica la conoscenza dell’applicazione del protocollo di sicurezza: dal distanziamento, alle sanificazioni, all’uso dei dispositivi di protezione.
“L’iniziativa sarà ripetuta a parte per motivi di spazio per i sedici dipendenti della cantina Pietrantonj – aggiunge il sindaco – e per gli stessi operai edili addetti alla ricostruzione: sarà un modo per disciplinare i rapporti sociali e gli spostamenti in paese”.