Ricollegare Sulmona e tutta la Valle Peligna con la Capitale. Questo è il tema che nella mattinata di oggi è stato al centro dell’incontro tra i vertici di Tua, il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis, e il sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero, assieme all’assessore ai trasporti, Attilio D’Andrea, e alla consigliera regionale Antonietta La Porta.
L’obiettivo è quello del potenziamento della tratta Sulmona-Roma più che di un ripristino, dato che le corse, seppur ridotte all’osso con due d’andata e altrettante al ritorno, ci sono tuttora. Certo, avere un collegamento così debole equivale per la Valle Peligna ad essere tagliata fuori dal radar della Capitale. Un disagio in ambito lavorativo, per tutti quelli che impostano la sveglia alle 5 del mattino, ma anche una perdita a livello turistico.
Il problema centrale è l’utenza, ridotta ai minimi termini tra smart working e Covid, che non riesce a riempire i veicoli e, essendo la Sulmona-Roma una tratta commerciale priva di contributi a differenza delle tratte TPL (Trasporto Pubblico Locale), essa è destinata a non essere rafforzata qualora non dovessero incrementare i viaggiatori.
La soluzione, dunque, è quella di una corsa “staffetta” TPL, andata e ritorno, con scalo ad Avezzano. Una proposta che era già stata avanzata a Tua da Attilio D’Andrea. “Ne parlai con il direttore Tua a gennaio – spiega l’assessore sulmonese – lui stesso mi disse che avrebbe voluto farci la medesima proposta”.
“Il tavolo di oggi – prosegue D’Andrea – è stato allestito rapidamente dalla consigliera La Porta, la quale in meno di una settimana ha riunito la parte politica e la parte tecnica per discutere della sopravvivenza della tratta. Noi abbiamo proposto questa soluzione, con una corsa navetta fino ad Avezzano per poi procedere verso Roma. La Regione ha accolto l’idea e ha chiesto di avanzare possibili orari. Mi sono interfacciato con i pendolari per capire quali corse ripristinare. Forse quelli pre-Covid saranno i più opportuni. Entro la mattinata di domani i pendolari stessi mi faranno sapere e inoltreremo la richiesta alla Regione”.
vergognoso