Corinaldo, il colonnello sulmonese Carrozza: “Una tragedia immane”

Foto Ansa.it

Un concerto che in pochi minuti si è trasformato in tragedia. Nella notte di Corinaldo il panico seminato da uno spray urticante, ha tramutato in morte quella che doveva essere una serata tra ragazzi. Sei vittime, cinque giovanissime e una madre che aveva accompagnato la figlia.

Tra gli uomini dell’Arma impegnati a gestire una triste pagina di cronaca anche il colonnello Cristian Carrozza, di Sulmona, comandante provinciale di Ancona. Si lavora da quasi 24 ore, dalla mezzanotte di ieri, si cerca di capire cosa sia accaduto “Le indagini sono iniziate subito” spiega il colonello, due punti fondamentali da chiarire “cosa sia successo lì dentro, ovvero cosa abbia provocato il panico generale” e dall’altra parte “capire quante persone c’erano dentro e se potevano esserci, se le uscite di sicurezza funzionavano, se insomma era tutto in regola”. Una sola sala che poteva ospitare 469 persone, i biglietti venduti sono stati a quanto pare circa 1.400. Una tragedia le cui immagini “difficilmente potrò scordare – confida e specifica – immane per le modalità, per il numero e l’età delle persone coinvolte, Non mi era mai capitato nulla del genere prima”. Il pensiero a quei 1400 ragazzi che affollavano la discoteca Lanterna Azzurra per assistere al concerto di Sfera Ebbasta, tra loro poteva esserci uno dei suoi tre figli, adolescenti sottolinea riportando alla mente il dolore dei genitori.  E lui, Cristian Carrozza da padre oltre che da carabiniere a quei genitori ha dato unforte abbraccio. Oltre ai morti ci sono anche feriti in codice rosso “sperando che il numero delle vittime non cresca”.  Nella giornata anche un sopralluogo con il ministro dell’Interno Salvini, “gli abbiamo illustrato la situazione e anche lui è rimasto molto colpito da quanto accaduto”

 

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