La protesta delle cooperative che domani compirà una settimana di occupazione dell’Aula consiliare non si ferma e anzi rilancia. Anche perché contrariamente a quanto annunciato dal sindaco Annamaria Casini la vertenza con la Coop 2001 che si occupa delle pulizie non è affatto rientrata e, dall’altra, quella con la Satic si appresta ad arrivare sui banchi regionali.
La procedura di raffreddamento davanti ai delegati della prefettura con la Coop 2001, questa mattina, si è infatti chiusa con il mancato accordo e con la conferma dello stato di agitazione: la proroga di due mesi fatta dall’amministrazione comunale, infatti, non soddisfa né i sindacati, né i lavoratori, perché taglia di un ulteriore 30% (e non il 25% come era stato detto) il monte ore di lavoro che, già a febbraio, era stato tagliato del 25%. In pratica da 4,16 ore di lavoro giornaliero, si passa per i dipendenti delle pulizie ad 1,40 ore al giorno. Una spolverata e poco più, insomma, tant’è che ieri stesso sono partite le prime cinque procedure di licenziamento per altrettanti lavoratori. Non solo: il Comune non paga le fatture alla Coop 2001 da gennaio scorso e per questo, i lavoratori, non vedono ancora lo stipendio di aprile, né lo vedranno, ha spiegato la cooperativa in prefettura, fino a quando non sarà liquidato quanto dovuto. “Lo stato di agitazione resta – spiega Luigi Antonetti della Cgil – se non ci sarà un’inversione di rotta e il pagamento di quanto dovuto occuperemo anche noi il Comune”.
Chi a palazzo San Francesco dorme da sette notti, invece, ha alzato oggi il livello politico del problema. Accompagnato dall’ex assessore provinciale Teresa Nannarone, infatti, ha fatto visita agli occupanti il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. L’esponente del Pd non è stato certo leggero con il sindaco e l’amministrazione comunale: “Quanto sta accadendo a Sulmona non solo è grave per i lavoratori che non vengono tutelati nonostante esista una legge regionale che impone la clausola di salvaguardia, quella vera però – ha detto Pietrucci -, ma prefigura anche un serio danno all’erario perché sta bloccando la ricostruzione. E questo non può essere consentito”. Pietrucci ha così annunciato di voler convocare un tavolo regionale con il vice presidente Giovanni Lolli, l’assessore Andrea Gerosolimo e il sindaco di Sulmona: “La giunta comunale ritiri in autotutela la gara vinta dalla Creaservice per garantire i vecchi lavoratori della guardiania – ha continuato il consigliere regionale – e provveda a sollecitare l’Anac sulla gara del front e back office. Non si può paralizzare un Comune in questo modo”.
Un intervento, quello di Pietrucci, che non deve essere stato molto gradito dal sindaco Casini che, durante l’assemblea in difesa dell’Apc, ha sottolineato piccata come sia stata impegnata da “esponenti regionali del Pd che si occupano delle cooperative, ma non degli immobili di proprietà della Regione”.
A chiudere il cerchio è arrivato poco dopo anche il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, che è anche membro dell’assemblea nazionale dei Democrat, il quale ha espresso piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Satic assicurando la sua presenza al tavolo regionale che si aprirà, almeno fino all’11 giugno.
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