Salta la conferenza dei capigruppo convocata questa mattina, con meno di ventiquattro ore di preavviso (contrariamente a quanto stabilisce il regolamento) dalla presidente del consiglio comunale Katia Di Marzio. I rappresentanti dei gruppi consiliari erano stati convocati per stabilire l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, ma tra i punti non c’era nulla di urgente da poter giustificare una convocazione a così stretto giro.
Un metodo che a quanto pare è tutt’altro che un’eccezione, tant’è che il consigliere comunale di Sbic, Maurizio Balassone, ha inviato una lettera ai colleghi e al presidente nella quale annunciava di non voler essere presente in segno di protesta contro questo modo di amministrare. “Non è la prima volta che la maggioranza procede in questo modo, una convocazione arrivata 22 ore prima non è accettabile – spiega Balassone – e non tanto per una questione di regolamento, quanto dal punto di vista politico. All’ordine del giorno non c’era nessuna urgenza e mancava la discussione sulla Casa parto che ci avevano promesso sarebbe stata inserita alla prima data utile dopo il bilancio”.
Della lettera, però, non è stata data neanche lettura e a porre il problema procedurale è stata la consigliera di Forza Italia Elisabetta Bianchi che ha preteso che si mettesse a verbale la non correttezza della convocazione, ottenendo di conseguenza l’annullamento della seduta, riconvocata alla fine per domani.
La maggioranza ha lamentato l’ostruzionismo delle opposizioni, ma è la stessa Bianchi a chiarire il senso della protesta: “Il regolamento va rispettato, perché se si deroga sempre alle regole, queste non sono più tali. Tanto più che questo metodo di convocazioni all’ultimo minuto impedisce una corretta analisi delle questioni amministrative, riducendo gli spazi del confronto e della discussione. Bene ha fatto il consigliere di Sbic Maurizio Balassone a porre la questione – ha detto la Bianchi – e mi meraviglia che la presidente del consiglio non abbia voluto neanche spiegare la sua assenza oggi alla conferenza dei capigruppo. D’altronde questa è una maggioranza chiusa a riccio – continua – non può aspettarsi aperture e collaborazioni, specie se esulano dal regolamento”
I punti da discuetere erano tre: la convenzione con la Saca per i lavori in viale stazione, una presa d’atto per una comunicazione della Corte dei Conti e un’interrogazione della Bianchi sugli Sprar
Ma il pd locale non ha mai da dire niente?