Il gong sui contributi ricevuti e sulle spese elettorali sostenute dai candidati delle ultime Elezioni Regionali è suonato da alcune settimane. Rendiconti inviati al presidente del Consiglio regionale e al Collegio regionale di garanzia elettorale, sui quali il blog Casa di Vetro ha fatto luce, focalizzandosi sulle tre consigliere regionali elette in Valle Peligna: Antonietta La Porta, Marianna Scoccia e Maria Assunta Rossi. Obblighi di pubblicazione non adempiuti nei termini previsti dalla legge (3 mesi), anzitutto. Tant’è che è stato necessario l’interpello del Difensore Civico Regionale per rendere trasparenti i documenti.
Sotto la soglia massima di spesa (poco meno di quarantamila euro) la consigliera regionale Antonietta La Porta, entrata a Palazzo dell’Emiciclo grazie alla surroga. Spesi 16.600 euro, di cui 10.600 provenienti dal proprio portafoglio. Gli altri 6.000, invece, crescono sugli alberi. Nel vero senso della parola. I contributi terzi alla campagna elettorale di La Porta, infatti, sono stati elargiti da tre diversi consorzi forestali: Consorzio ForestAbruzzo (1.500 euro di contributo), GE.FO.RA. (1.500 euro di contributo) e, soprattutto, Consorzio Forest Management, che ha contribuito con 3.000 euro alla campagna elettorale della già consigliera comunale sulmonese.
E se La Porta ha contribuito di tasca propria, il saldo di Marianna Scoccia è andato addirittura in attivo durante la campagna elettorale. Zero euro “spesi “prelevati” dal proprio conto corrente, 10.650 ricevuti da terzi e 10.564 spesi tra incontri (due) all’Hotel Manhattan (con tanto di vino “firmato”), santini elettorali e spese di routine. Nonostante la sfarzosa campagna elettorale, oltre all’elezione Scoccia ha “guadagnato” anche 86 euro, stando al rendiconto, tra entrate e uscite. Giusto per poter festeggiare con una pizza a cena. Dal mondo dei rifiuti e del riciclo arrivano i finanziamenti più corposi alla sua campagna elettorale, con 8.000 euro stati stanziati dalla Società Innovation Srl. Società nata a Torino, con sede operativa al chilometro 95 della Strada Statale 17, ossia presso Cogesa, dove ha in affitto gli uffici. È il brand che ha portato a Sulmona i mangiaplastica EcoReversa, tanto per intendere. Altro “sostenitore” di Marianna Scoccia è Genko Srl., che ha pagato 1.500 euro per appoggiare la candidatura della sindaca di Prezza.
Un’anomalia sulla trasparenza, invece, aleggia sui documenti relativi alla consigliera Maria Assunta Rossi, eletta in seno alla lista di Fratelli d’Italia. Nella prima pubblicazione sul sito della Regione Abruzzo, infatti, non risultavano altri incarichi per la consigliera pratolana. Poi la correzione, con un secondo documento che riporta la carica di membro del CdA BCC Credito e Consumo. Una carica per la quale Rossi percepisce un compenso, lordo, di circa 13.000 euro all’anno. Un’omessa pubblicazione, anche se come riporta Casa di Vetro, Rossi avrebbe spiegato che il primo documento sarebbe stato erroneamente inviato ai funzionari regionali. Inoltre, come riporta il blog, la consigliera meloniana ha respinto le ipotesi che vorrebbero lontane dal CdA personaggi troppo vicini alla politica.
Sulle spese elettorali, Rossi è stata più “sfortunata” delle colleghe. Zero euro di contributo da parte di terzi e ben 32.631 euro cacciati di tasca propria. A questi se ne aggiungono altri 9.000, circa, che farebbero sforare di un migliaio di euro il tetto massimo per le spese elettorali.
I conti tornano. Più o meno.
Ma di che vulemm parla
40 mila euro per la campagna elettorale, l’unica trasparente è Rossi
facendo 2 conti con 2 mesi in consiglio hanno recuperato già tutto… 😉
Ma quale è lo scandalo? Mi sembra di capire che è tutto regolare. I contributi da parte di aziende e di privati sono permessi dalla legge.
Ma infatti non comprendo lo stupore di alcuni.
Quali rapporti intercorrono tra le consigliere e i finanziatori? Soltanto amicizia? La trasparenza è finalizzata a far nascere delle domande.
Non capisco lo stupore, una cosa c’è da dire. Si vede la differenza economia tra tutti, maria ha speso puu del doppio degli altri, tra i consiglieri in regione è stata la campagna con spese più alte, la politica la fanno i ricchi.
Il titolo è più che esplicativo: contributo dai mastelli.