La scelta di Sulmona come location della sua conferenza stampa è solo logistica (sulla strada per Rocca Pia dove è atteso per un convegno), spiega, perché i presunti reati si sarebbero consumati a favore di almeno un Comune della provincia di Pescara, o meglio di alcune liste elettorali presentatesi alle competizioni amministrative e che, sostiene il deputato Luciano D’Alfonso, sarebbero state finanziate illecitamente dalla Regione durante la lunga notte della sessione di bilancio.
Soldi dati contro legge, insomma, e che ora il deputato invita a ritirare con quello che chiama un ravvedimento operoso.
La lista dei contributi, in realtà, è infinita, nel senso che presenta “un insieme infinito di associazioni, alcune costituitesi notte tempo – dice D’Alfonso – e nel senso che non è ancora ultimata, né ancora resa nota”. Una fetta di quei 12 milioni di euro di contributi assegnati con un maxi-emendamento che ha messo tutti d’accordo.
Per fare luce il deputato ha avviato un sindacato ispettivo e presentato un’interrogazione parlamentare, ma soprattutto ha lanciato un ultimatum: “Si provveda entro venerdì a ritirare quei contributi – dice – o porterò tutte le carte alla procura della Repubblica competente e alla Corte dei Conti, perché quei soldi sono stati dati in violazione di legge e senza alcuna istruttoria”.
E a noi della valle peregrina che ci ha portato?
bene,spot pubblicitari, chiacchiere per dare a credere ,ultimatum di che? Le violazioni di Legge,gli illeciti,i reati si denunciano,punto,altrimenti si e’ complici,altro che invito a ritirare,per uscire dalla palude:Legalita’ diffusa,e basta,o no?