Quante volte si è polemizzato sulla trasparenza del finanziamento, da parte pubblica, di associazioni, fondazioni e Onlus?
Il tema è delicato perché da un lato queste realtà sono fondamentali per l’animazione di servizi essenziali per le nostre comunità che non sempre -o almeno non sufficientemente- possono essere garantite dalla parte pubblica e non risultano efficientemente erogabili in una logica tutta “di mercato”.
Tuttavia spesso questa condizione ha dato adito a distorsioni, come ha ricordato in tema di contributi alla cultura il Viceministro dell’Economia, Morando, intervenendo durante il dibattito in settima commissione, alla Camera, sulla legge di riforma delle imprese culturali (legge “Ascani”). L’esponente del Governo ha ricordato che l’Europa tiene sotto osservazione l’Italia sul tema dei contributi pubblici a soggetti, che certamente meritoriamente, svolgono comunque attività che non possono essere sottratte alle regole della concorrenza e della competitività nell’ottenimento di benefici economici pubblici, proprio nel rispetto delle norme UE.
E se il nuovo codice appalti ha regolamentato la collaborazione tra associazioni e enti pubblici per l’erogazione di servizi e la gestione di immobili, ora arriva un nuovo obbligo con lo scopo di aumentare la trasparenza. Associazioni, fondazioni e Onlus, dovranno pubblicare su un proprio sito internet qualunque contributo ricevuto da enti pubblici o società partecipate. Entro tre mesi. Se non lo fanno devono restituire quanto percepito e l’ente erogatore deve controllare. Lo prevede l’articolo 47 del ddl concorrenza che, dopo sei mesi di stop, ha ripreso il suo iter in Senato. Iter che dovrebbe concludersi entro un paio di settimane, per poi proseguire alla Camera con l’ultima definitiva approvazione.
Da giugno, realisticamente, scatterà quindi la disposizione che imporrà, a tutte le associazioni, i comitati, o in genere ai soggetti che sono in qualche modo in rapporti economici con la PA di dotarsi di un sito web e di utilizzarlo per rendicotare le proprie entrate da parte pubblica.
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