Sarà un consiglio comunale teso quello che si terrà oggi pomeriggio a palazzo San Francesco, dove oltre ai consiglieri e alla giunta comunale, si sono dati appuntamento alle ore 15:00 i lavoratori delle cooperative Satic e Coop 2001: una trentina in tutto che sono rimasti o rischiano di rimanere senza lavoro.
Sono una parte importante della macchina amministrativa, senza la quale, è sotto gli occhi di tutti, Sulmona non cammina.
Saranno a presidiare il loro futuro questi lavoratori per chiedere garanzie all’amministrazione Casini che, finora, li ha solo presi in giro, promettendo proroghe e gare che non ci sono mai state.
Garanzie anche e soprattutto in caso, come già avvenuto, un’altra cooperativa si aggiudichi i futuri appalti, sempre se le gare si terranno dopo le richieste fatte dal segretario generale all’Anac. Garanzie sulla cosiddetta clausola sociale (cioè il riassorbimento dei lavoratori dal vecchio appaltatore) che non è così scontata. Garanzie per un lavoro che svolgono da anni, alcuni da decenni, senza avere di contro certezze e stabilità.
L’argomento coop sarà probabilmente anche sollevato dall’opposizione con una domanda di attualità o un’interrogazione urgente, su cui stanno lavorando sia Forza Italia che Sbic.
Gli altri punti all’ordine del giorno, di fronte a questo passano quasi in secondo piano: la presa d’atto di una comunicazione della Corte dei Conti, l’accordo di programma con la Saca per i lavori in viale stazione, un’interrogazione sugli Sprar (Forza Italia), un ordine del giorno sulla Casa parto (Sbic) ed uno sulla chiusura della Polfer.
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