Tutto in una notte si potrebbe sintetizzare, perché venerdì prossimo si rischia di fare notte a palazzo San Francesco e perché comunque vada sarà una giornata buia per la maggioranza di Annamaria Casini.
Il consiglio comunale straordinario, probabilmente l’ultimo dell’anno, convocato per le 15,30, avrà in sé la sintesi di un anno di litigi e argomenti che da soli valgono una crisi.
Ieri, infatti, l’ufficio di presidenza ha deciso di accorpare i diversi punti all’ordine del giorno che sono stati messi sul tavolo, non ultimi quelli caldi proposti dall’opposizione.
Si parlerà, così, di equilibri di bilancio, di ufficio speciale per la ricostruzione, e si parlerà soprattutto, con l’intento di concludere con una deliberazione per la quale la maggioranza potrebbe non avere i numeri o mostrarsi come “altra maggioranza”, di Cogesa e di bretella ferroviaria.
E’ probabile che sui bandi per le graduatorie del Cogesa il sindaco e l’assessore alle Partecipate, dei quali è stata chiesta l’audizione, si difenderanno con la virata strategica decisa dall’amministratore unico della società Vincenzo Margiotta che, oggi, si dice d’accordo con il dirigente del Bilancio di Sulmona, dopo avere inutilmente cercato di convincerlo, spiegando che i bandi non vogliono dire assunzioni e che quelle graduatorie non significano posti di lavoro a tempo indeterminato (come avevano sostenuto i sindacati), ma solo posizioni disponibili per incarichi a tempo quando e se sarà necessario e in virtù della scadenza di alcune graduatorie (anche se non risultano attive quelle per avvocati e ingegneri).
Così come non sarà facile uscire dalla vicenda della bretella che ha imbrigliato l’amministrazione con promesse di modifiche e accorgimenti, annunciati come opportunità, che non si sono trasformati nei fatti in proposte progettuali da parte di Rfi.
Su tutti, però, peserà il clima di scontro che domani potrebbe essere sancito dalla commissione congiunta Bilancio e Urbanistica che si ritroverà a discutere per volere del sindaco-assessore di Piani complessi. Qui la maggioranza non sembra proprio reggere, anche perché Avanti Sulmona ha ribadito di voler votare contro e di essere pronta alla prova muscolare con il primo cittadino. Sarebbe, in questo caso, l’ennesima défaillance politica della sindacatura Casini che dopo due dimissioni ritirate e diversi cambi di giunta, non può permettersi altre sceneggiate. Tanto più che le regionali e le candidature collegate sono ora imminenti.
Insomma se la Casini mangerà il panettone, come si suol dire, si saprà venerdì prossimo.
Sui bandi del Cogesa. …se non sono assunzioni come si precisa, perché far pagare a un disoccupato €20?