Sarà un’aula consiliare piena a metà (o vuota metà, se la si vuol vedere da un’altra prospettiva) quella che lunedì mattina ospiterà la seduta straordinaria del consiglio comunale di Sulmona per l’approvazione del “Regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi”, unico punto all’ordine del giorno. Non si parlerà della crisi politico-amministrativa, né della questione che riguarda l’affidamento della refezione scolastica, con l’unica domanda pervenuta proveniente dallo stesso studio commercialista del Capogruppo PD, Mimmo Di Benedetto.
Punti cruciali per il gruppo civico, dei fuoriusciti Di Rienzo-Proietti, e per la consigliera leghista Antonietta La Porta, che hanno informato di disertare la seduta. Troppo grave l’affronto di non portare in aula temi cari a parte della minoranza, che aveva richiesto un consiglio “ad hoc” per discuterne a Palazzo San Francesco. Ora la minaccia lanciata dalla minoranza è quella di rivolgersi al Prefetto per il mancato rispetto delle direttive TUEL, che prevedono la convocazione della seduta entro 20 giorni dalla richiesta.
“Riteniamo che la decisione presa dal Presidente del Consiglio Comunale Cristiano Gerosolimo costituisca un gravissimo sgarbo istituzionale – commentano i consiglieri Di Rocco, Santilli, Proietti, La Porta, Petrella e Di Rienzo – che denota la sua assoluta inadeguatezza a ricoprire il ruolo di garante dell’Assise comunale. Qualora non venisse rispettato quanto stabilito dal testo unico degli enti locali non esiteremo, com’è nei nostri diritti, ad informare il Prefetto di quanto sta accadendo a Sulmona”.
I sei consiglieri cavalcano l’onda della ex consigliera Elisabetta Bianchi, di Direzione Sulmona, con convocazioni consiliari solo su atti programmatici o di adeguamento normativo. Fermo restando che lo stesso macrogruppo dell’opposizione si è detto favorevole ad approvare all’unanimità il regolamento, ma confrontandosi in aula anche su altre tematiche inerenti all’andamento amministrativo.”Non ci stiamo – concludono -, inoltre, ad avallare la condotta di un Sindaco silente e che preferisce nascondere la testa sotto la sabbia davanti alle spinose questioni avanzate dall’opposizione”.
Restano in silenzio, invece, i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia, Salvatore Zavarella e Vittorio Masci, che lo scorso venerdì erano pronti a firmare le dimissioni per far sciogliere il consiglio. Davanti alla segreteria generale, però, nessun altro ha messo piede: né il resto della minoranza, né tantomeno il nono consigliere che sarebbe dovuto uscire dal mazzo della maggioranza.
Su questo provvedimento di potente sostegno ai Cittadini ed alle Politiche Amministrative locali è del tutto indiscutibile che gli iscritti (io tra questi!) ed i simpatizzanti di FdI sollecitiamo il Gruppo Consiliare di FdI a dare il convinto e costitutivo voto favorevole.
Ma proprio per la natura del provvedimento utile e necessario per la Comunità, è indispensabile che la Giunta Di Piero -proponente l’atto deliberativo- provveda in piena autonomia a garantire la maggioranza dei voti favorevoli all’approvazione …. diversamente -se il voto dei Fratelli d’Italia fosse fondamentale per l’approvazione dell’atto- il significato politico unico è nella sostanziale sfiducia della Maggioranza alla Giunta ed al suo Sindaco Di Piero su una questione di rilevanza esiziale per la programmazione e la messa a terra nel futuro finanziario della città di Sulmona.
Sarebbe, quindi, un grande successo politico per Fratelli d’Italia che il provvedimento venga approvato….ma in seconda convocazione qualora in prima la Maggioranza non non riesco a garantire il numero legale necessario.
Eppure sulmona questi anni e’ più bella e piena di turisti !
Per me Di Piero sarà anche poco social ma gli va dato merito su una cosa:
Non esistono più le cordate di chi pensava dk camminare a un metro da terra !
W sulmona