Confesercenti: il documento per la piccola-medio impresa, la parola ai candidati

Una domanda e 1 minuto e mezzo a disposizione per ciascun candidato per rispondere in pillole e in maniera esaustiva sull’argomento. Minuti che poi man mano hanno visto ampliare la forbice per rendere insomma la vita più semplice ai 5 candidati ospiti: Renata Donatelli in corsa per Liberi e Uguali, Massimo Carugno Psi, Gabriella Di Girolamo Movimento5stelle, Antonella Di Nino Forza Italia e Federica Chiavaroli per il Pd

Sul piatto della Confesercenti che ha organizzato l’incontro-dibattito c’è il futuro delle imprese, la piccola, la media, la micro, con programmi concreti e promesse da mantenere una volta arrivati al governo. L’associazione ha stilato un documento con 10 punti che racchiudono gli aspetti salienti e le soluzioni da considerare, quelle da rivedere per restituire all’impresa una nuova linfa in un momento di profonda crisi. A porre le domande Angelo Pellegrino e Pietro Leonarduzzi, che ricordano la forza del mondo delle attività, che rappresenta il 93 per cento del sistema Italia.

Una risposta che parla di sostegno e azioni di supporto con interventi e proposte differenti che ognuno dei cinque candidati ha esposto per dare un segnale di vicinanza alla causa.

In pillole: Dalla difesa di Carugno delle imprese di vicinato strozzate nella morsa delle leggi dell’economia che riducono le presenze del territorio, dei servizi, determinando grandi dormitori, l’urgenza di riattivare la qualità della vita, del lavoro professionale con azioni di aiuto; La Di Girolamo che ricorda la sua appartenenza al mondo delle piccole imprese parla di detassazione, riduzione del cuneo fiscale, sostenere l’impresa, il suo tessuto, passando poi al reddito di cittadinanza. La Di Nino anche lei rappresentante dell’impresa, ricorda l’importanza del dialogo e del contatto con l’associazionismo, la soluzione sarebbe nella flat tax , nel respiro alle imprese di tutte le fasce in particolare alle medio piccole, alla sicurezza del contribuente puntando il dito contro una tassazione pari al 63,8 per cento. La Donatelli preme sul credito alle aziende e alle imprese, evidenziando le difficoltà che ha potuto vedere da vicino degli imprenditore nell’accesso al credito, fondamentale ravvivare il turismo e creare condizioni di un circolo virtuoso. La Chiavaroli ha invece ribadito il lavoro del governo vicino all’impresa, la necessità di contenere gli acquisti online che cagionano un danno economico al negozio, alle attività. Non solo bonus, formazione e spinta alle piccole e medie realtà. Alleggerimento dei carichi finanziari e sostegno fattivo, punti trasversali

Un confronto con gli operatori delle attività produttive sul rilancio, la valorizzazione, porre fine al fisco retroattivo e i tradimenti fiscali. Questo quanto richiesto da Confesercenti, imporre il rispetto degli statuti del contribuente e delle imprese, la Tax credit per le attività di vicinato, la web tax e lotta all’abusivismo,misure per il recupero di immobili sfitti in aree urbane degradate, rendicontazione obbligatoria dell’impegno dei provetni della Tari;l’istituzione del tetto fiscal e ancora l’attenzione al lavoro, alle staffette generazionali, le  imprese 4.0, le pensioni.

Vicinanza di tutti i protagonisti in corsa al Senato alle tematiche e a molti dei passi e delle proposte avanzate dalle associazioni di categoria e riportate nero su bianco sul documento, per riconsegnare alla piccola impresa, all’aritigianato, la centralità meritata e sudata, sostenere chi insomma quel paese Italia lo porta avanti.

A.S.


 

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