“Devo ammettere che, leggendo le dichiarazioni dell’On. Nazario Pagano contrario alla caccia di selezione dei cervi, le ho attribuito al cocente sole agostano e non già alla totale ignoranza dell’iter procedurale che ha portato la Giunta regionale ad assumere, dopo ben tre anni di studi e consultazioni, questa decisione”. Tuona Fabrizio Lobene, Presidente Regionale di Confagricoltura, in merito alle contestazioni contro la decisione presa dalla giunta abruzzese per l’abbattimento di circa 500 cervi.
“E’ ora di finirla con le grida di dolore lanciate dal WWF Abruzzo ed esponenti politici del PD e 5 Stelle, in cerca del loro quarto d’ora di notorietà sulla decisione della Regione Abruzzo – prosegue Lobene -. Questa volta si deve andare fino in fondo perché abbiamo perso troppo tempo andando dietro alle paturnie di questi sacerdoti dell’ambientalismo metropolitano che bloccano ogni iniziativa di buon senso ed in linea con leggi e regolamenti, in barba e in danno dei cittadini danneggiati dagli incidenti stradali, degli agricoltori costretti ad abbandonare la loro attività in vaste aree interne e dei bilanci regionali”.
“Le azioni introdotte dall’Assessore Emanuele Imprudente ed approvate dalla Giunta regionale vanno nella giusta direzione e trovano la nostra condivisione. Le norme ci sono, abbiamo finalmente il piano faunistico venatorio, i risultati degli studi ed il Parere dell’ISPRA che ha stabilito il numero di cervi da abbattere e le zone dove occorre riportare la fauna selvatica verso una densità sostenibile e coerente con la presenza delle attività umane” Afferma Fabrizio Lobene “Le direttive dell’ISPRA non possono essere prese per buono solo quando fa comodo. Il WWF e gli altri ambientalisti hanno molto da farsi perdonare per la decimazione che stanno subendo gli Orsi, non a caso in questi giorni passati in secondo piano, dopo il Cervo, come simbolo dell’Abruzzo”.
Secondo Confagricoltura, le proposte sulla tutela dei cervi si limitano alle solite recinzioni, alla creazione di corridoi faunistici disconoscendo l’orografia delle montagne, le cui strade godono di centinaia di gallerie e viadotti. “Diciamo basta a queste distorsioni democratiche dove un manipolo di cittadini con saccente sicumera e con l’occupazione di tutti gli spazi della comunicazione, vogliono avere la meglio su milioni di persone che non hanno le loro stesse idee”. Conclude il Presidente Lobene.
Siamo invasi dai cinghiali e ordinano l’abbattimento dei cervi… vergognaa
In alternativa alla uccisione dei 500 cervi prevista di può pensare al loro trasferimento in altri siti?
Perché non pensare all’ abbattimento di questi personaggi?
Il presidente Lobene farebbe cosa grata se volesse illustrare meglio ai cittadini non addetti ai lavori in che modo i cervi portano danno all’agricoltura. Si attende cortese risposta.
Cervi, Cinghiali, Nutrie, devono essere pregati dai Lupi, evidentemente mancano grandi carnivori, per natura al vertice della catena alimentare. L uomo smetta di far danni e di ergersi padrone della terra. Ne stiamo pagando le conseguenze coi cambiamenti climatici