Concerto Povia, il Comune si tira fuori: “Ente estraneo sulla cancellazione dell’evento”

Qualcuno dovrà farsi carico della responsabilità dell’annullamento del concerto di Povia, inizialmente previsto il prossimo 6 luglio. Di certo non sarà l’amministrazione comunale di Sulmona, che ha ribadito in un comunicato stampa quanto da noi già anticipato ovvero di essere estranea dalla cancellazione dell’evento con un colpo di spugna. Da palazzo San Francesco, infatti, precisano che la proposta Saldi in Corso 2023, è elaborata ed organizzata dalla locale associazione di categoria del settore commercio.

I titolari delle attività commerciali che fanno parte dell’associazione hanno quindi ideato, ed elaborato, la struttura dell’evento. Dai trampolieri alle mascotte, fino allo stesso concerto di Povia. Una manifestazione che il Comune ha inserito nel cartellone estivo, ma che risulta completamente estraneo nell’organizzazione, se non un parziale sostegno economico.

“Non avendo avuto contatti con alcuno degli artisti deputati alla realizzazione delle attività – si legge nella nota stampa -, il Comune non ha curato la loro contrattualizzazione né nello specifico ha disposto, non avendone titolo, l’annullamento dell’ingaggio del cantante Povia”.

10 Commenti su "Concerto Povia, il Comune si tira fuori: “Ente estraneo sulla cancellazione dell’evento”"

  1. Speriamo che non povia,governo ladro.
    Consiglio a tutti i contrundenti di farsi ‘na bella risata.
    Altrimenti il fegato ne soffre…oltre che i denti.

  2. Vincent cogesar | 19 Giugno 2023 at 19:06 | Rispondi

    E sì,prima l’ipotesi diffamatoria e poi il passo indietro..
    Siete proprio dei cachielli!
    D’altronde con voi dì sinistra, ovvero comunisti, c’è da aspettarsi dì tutto.. che vergogna…

    • Vincent, non é difficile. Il Comune non ha alcun ruolo nella organizzazione dell’iniziativa. A maggior ragione, se si diffama il Comune sostenendo di aver bloccato li concerto, il Comune valuta di adire le vie legali.

  3. Sono qui che mi domando
    come possa non sapere
    chi di certo ad ogni bando
    avrà dato un suo parere.

    Come può, io mi domando,
    approvarsi un cartellone,
    senza che per ogni bando
    vi sia giusta relazione ?

    Chiedo dunque ufficialmente
    che i perché della disdetta
    sian chiariti a questa gente,
    ché al comune in fondo spetta.

    E mi chiedo come un matto
    se al comune il non sapere
    serva a non pagar contratto
    o a far meglio le querele.

    Certo è che, a mio avviso,
    questa storia, come tante,
    serve a farvi far buon viso,
    ma non è certo importante.

    • Caro Pasquino, apprezzo enormemente le tue capacità umanistiche e ti propongo un esercizio logico.
      Supponiamo che io voglia ristrutturare casa. Mi rivolgo ad un architetto il quale prepara un computo metrico. Sulla base di quel computo vado in banca e chiedo un finanziamento per una quota della spesa totale. La banca verifica il computo metrico e approva il finanziamento. In un secondo momento, sulla base di riscontri negativi avuti tramite social sulla qualità dell’architetto scelto, decido di rescindere il contratto con l’architetto. Ora:
      1) sono io a dover spiegare i motivi della mia disdetta;
      2) spetta alla banca di spiegare i motivi della mia disdetta.

      Dopodiché l’architetto, tramite i social, sostiene che la banca ha la responsabilità della rescissione del suo contratto con il sottoscritto, attribuendole un comportamento mafioso. Dunque:
      1) la banca può/deve denunciare l’architetto per diffamazione;
      2) l’architetto ha ragione.

      • Se parliam di legge stretta
        tu di certo hai ragione:
        leggi la quarta strofetta,
        do un’uguale soluzione.

        Qua però, col tuo esercizio,
        c’è una certa differenza:
        se non vuoi che ci sia un vizio
        dammi un poco di pazienza.

        E così, nel tuo esempio,
        la tua banca agli azionisti,
        per non far di questi scempio,
        deve far come i cronisti.

        E così anche il Comune,
        che un evento ha promesso,
        le notizie deve a fiume
        per non far il popol fesso.

        • Ciò che scrivi io lo apprezzo
          pur restando del parere
          che non spetti al palazzo
          di spiegar l’altrui volere.

          Resta il fatto che sei bravo
          e non voglio accender miccia
          che a continuar il mio ricavo
          sarebbe un’ernia alla coccia.

          • Certo bravo sei anche tu
            forse meno per le rime:
            se ti eserciti un po’ più
            può trovar mia stessa fine.

            Ma di certo ho apprezzato
            il tuo modo di parlare:
            sempre serio e pacato,
            e il discorso è salutare.

            Questo prova, ed è il bello,
            ch’è vera democrazia
            quando ascolti tuo fratello
            e ci parli in allegria.

            Ora che l’abbiam mostrato
            diamo a tutti il messaggio:
            non chi offende è più ascoltato
            ma chi parla in modo saggio.

  4. Vincent cogesar | 19 Giugno 2023 at 22:43 | Rispondi

    Tutto detto Mario S.

  5. Insuperabil 😄

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