Con stima e con veleno, la maggioranza ai ferri corti

La lettera aperta la chiosa con la frase “con stima”, ma non è chiaro a quali dei destinatari la consigliera comunale Roberta Salvati si riferisca, se cioè al sindaco, alla giunta, ai cittadini o ai suoi colleghi consiglieri. Dai toni usati nelle righe precedenti, però, è difficile pensare che la sua stima sia rivolta ai cosiddetti consiglieri dissidenti, quelli cioè che ieri in commissione non hanno votato il piano delle opere pubbliche o che si sono astenuti sul documento di bilancio che andrà in discussione il prossimo 2 maggio. Perché loro, i suoi colleghi di maggioranza, non esita a bollarli come “riprovevoli” (Tirabassi), o “irrispettosi” e “scorretti” (Ramunno).
Se l’intento era quello di riportare pace nella coalizione, insomma, è probabile che la Salvati sortisca piuttosto l’effetto contrario, peggiorando il clima di una maggioranza che di per sé già è ai ferri corti. Il sindaco Casini, dal canto suo, non ha cercato di placare i toni, rilasciando dichiarazioni di sfida alla stampa sui “pizzini” e le intemperanze dei dissidenti. Forte del fatto che, in fondo, nessuno il 2 maggio avrà tra loro il coraggio di far nominare un commissario non approvando il bilancio.
Non si tratta d’altronde di divergenze solo di metodo e carattere, perché nella maggioranza è la visione della città, e nello specifico quello della logistica scolastica, a segnare differenze molto profonde.
Così all’ultimatum lanciato dalla D’Amico e Ramunno sul polo unico scolastico (che i due consiglieri non vogliono, preferendo investire sulle scuole esistenti, specie nelle frazioni), la Salvati risponde in senso diametralmente opposto: “Confermo il mio sostegno alla realizzazione in quanto l’immobile diventerebbe la struttura scolastica più sicura del Comune di Sulmona in grado di accogliere i bambini più piccoli e quindi quelli più indifesi diventando anche, in caso di calamità, un luogo strategico per i soccorsi e per l’accoglienza dei sfollati” scrive, ricordando a Ramunno che se sulle frazioni non si è fatto nulla o poco, la responsabilità è solo sua che ha avuto delega in bianco dalla maggioranza sul tema.
Quindi l’allarme su una possibile fine anticipata della consiliatura: il potenziamento della videosorveglianza che salterebbe (addirittura), la riqualificazione del centro storico e i parchi giochi: “Se ciò si dovesse verificare, i consiglieri dissidenti dovranno assumersi la responsabilità di consegnare ai cittadini una città sempre in stand by e che non riesce a sfruttare in pieno le proprie potenzialità”.
E ancora la Snam, il tribunale e il De Nino-Morandi, “che fine farebbero – si chiede la Salvati – senza neanche più i due consiglieri provinciali in servizio”.
“La maledizione del ‘Siccome non lo faccio io non lo devi fare neanche tu’ – aggiunge la consigliera – spero che si interrompa, in modo che la città possa rinascere finalmente”.
E con questo, prima della “stima”, fa appello al senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza e opposizione, nella speranza, il 2 maggio, di trovare i numeri per non far saltare il banco. Magari con una mangiata di pesce, venerdì da Gianni, a sancire la pax.

5 Commenti su "Con stima e con veleno, la maggioranza ai ferri corti"

  1. Un disco rotto… un “singolo” che gracchia sempre sulla personale attività consiliare (ma quale poi?), sempre in cerca di visibilità.

    Credo che alla Salvati freghi poco della città… pardon… a tutta la giunta comunale.

    E si…tanti singoli gracchianti di nuove e vecchie glorie… in un unico LP che fortunatamente è uscito in un’unica copia… speriamo non vi sia un remake a breve…
    Speriamo in un paroliere migliore per la prossima volta… che porti a vincere almeno il disco di cartone…

    L’appello alla minoranza è poi il cappello al tutto… l’opposizione fa… l’opposizione… la maggioranza che fa? Che ha fatto? Che farà?

    Che farà? Che farà? Che faraaaaa’?
    Quest’amministrazione allo sbando che farà?
    Forse tutto o forse niente.
    Ma nessuno lo saprà..
    finché il 2 maggio arriveraaaaa’!!!

    (Testo di Già Andato)
    mhhhh…pessimo paroliere

    🙂

  2. Per le frazioni cosa è stato fatto?

  3. Non per difendere qualcuno, ma veramente adesso sembra che il problema di Sulmona sono le frazioni? E che tipo di “carta bianca” è stata data al consigliere delegato visto che non si è riusciti nemmeno a far approvare un “bilancio”!
    E soprattutto, tolto il presenzialismo acclarato, ma chi accusa è riuscito almeno a ottenere qualche risultato significativo o ci dobbiamo bere la storia dei grandi cantieri visti in questi mesi tra ripristino sanpietrini, sostituzione finestre palazzetto e pulizia una tantum delle strade del centro.

  4. Da altra organo informativo locale (via web), viene indicato che lo stesso richiamo al dovere sia stato fatto anche dal Sindaco… e la cosa credo stia prendendo sviluppi ed interessi di ben altro peso.
    Avanzano le paure di bene altre conseguenze per la tenuta della stessa maggiornaza, che il voto sul piano delle opere pubbliche piuttosto che del bilancio!!!
    Con il “richiamo” del Sindaco le paure ora non sono più velate e la corsa alla ricucita dello strappo sembra essere l’unico obiettivo per la tenuta di un esecutivo “inerme”!!!

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