Stava rientrando a casa dopo una serata passata probabilmente a Roccaraso quando al km 126, nei pressi della galleria di Rocca Pia, Filippo Frezza, 38 anni, ha perso la vita. Erano le 2.30 circa, il giovane stava tornando in paese, dopo aver investito un cinghiale che improvvisamente ha attraversato la strada, Frezza si è scontrato contro una pietra chilometrica a bordo strada. Un impatto violentissimo che ha catapultato il giovane fuori dall’abitacolo. Frezza era molto noto in paese, consigliere comunale con delega allo sport, amante della natura, della montagna, della vita, era un giovane solare e sempre allegro.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri tra i quali anche il vice sindaco di Rocca Pia, maresciallo del corpo. Il tragico incidente apre ora una improcastinabile riflessione sui limiti di velocità lungo le strade montane, spesso luogo di passaggio della fauna selvatica. A Rocca Pia, solo quest’anno, sono stati investiti 17 cervi ed un cinghiale, il limite di velocità a 50 km/h diventa quindi di fondamentale importanza per evitare che ci siano ancora vittime.
Ma quale 50. Mettiamo il limite a 30 o 20. Anzi vietiamo la circolazione delle persone. Libertà di circolazione solo agli animali… ma chi ti permette di scrivere stè boiate. Limitare il numero dei cinghiali e mettere le recinzioni !!
Ma avwva la cinta allacciata? Non sembrerebbe. Non è questione di limiti.
A Renzo, la riduzione dei limiti di velocità nelle zone dove c’è l’attraversamento degli animali selvatici è un sistema che si usa in tutto il mondo. Con le recinzioni non ci fa proprio niente, a meno che non facciamo un bel tubo coibentato lungo tutte le strade