Pratola Peligna corre da sola per la costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile. Questa mattina è stato pubblicato sul sito internet del Comune l’avviso rivolto a cittadini, piccole e medie imprese, organizzazioni non profit e soggetti pubblici, interessati a prendere parte alla costituzione della CER.
Per partecipare all’indagine è necessario disporre, nel territorio comunale di Pratola Peligna, di almeno un punto di consegna dell’energia elettrica dalla rete (POD), sia esso per un impianto d’utenza o per un impianto produttore di energia (da fonte rinnovabile) o di una superficie idonea ad ospitare un futuro impianto di produzione di energia elettrica da energia rinnovabile, anch’essa ricadente all’interno del territorio comunale.
Irrilevante ai fini della partecipazione la residenza o il domicilio del cittadino. Non sarà vincolante, infatti, risiedere a Pratola Peligna per presentare la manifestazione di interesse. La domanda di adesione dovrà essere inviata all’indirizzo email protocollo@pec.comune.pratolapeligna.aq.it.
Un progetto indipendente da quello sul quale la vicina Sulmona ha fatto all-in. La città ovidiana, dopo aver commissionato uno studio dal costo di 25.000 euro alla EnGreen srl, ha deciso di aderire alla CEP di Corfinio (Cooperativa elettrica Peligna). Due scelte che viaggiano lontano dall’idea del fronte comune peligno. La CER a cui Sulmona prenderà parte è stata presentata lo scorso venerdì, nell’aula consiliare di palazzo San Francesco. Il progetto attende di superare la quota di 60 soci (raggiunta lo scorso 15 giugno) collegati alle tre cabine primarie di Sulmona, Popoli Terme e Pratola Peligna. Una sorta di paradosso nella corsa all’energia che vede il comprensorio spaccato pur di portare luce ai rispettivi “campanili.
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