Il Comune di Sulmona annuncia che vanno avanti speditamente le operazioni per l’acquisizione dell’area dell’ex Campo 78, attualmente proprietà del Demanio. Il fine è quello di poter attuare il piano di intervento che renda visitabile e fruibile l’importante sito di grande valore storico, fiore all’occhiello tra i preziosi luoghi della memoria dell’intera regione. A tal riguardo, ieri si è tenuto a Sulmona un tavolo tecnico presieduto dal Mibac, in cui la sindaca Annamaria Casini alla presenza dell’assessore al Patrimonio Alessandro Bencivenga, dei tecnici e funzionari dell’Agenzia del Demanio, ha presentato il programma di valorizzazione dell’ex Campo di Prigionia di Fonte d’Amore. La volontà è quella annunciata di creare un hub turistico, anche se il Comune ha lasciato l’area in mano all’incuria.
All’acquisizione, annuncia il Comune, seguirà l’intervento per ristrutturare e rendere fruibile l’area di maggiore interesse storico culturale che potrà dunque essere resa pienamente fruibile a visitatori e turisti. Il progetto di riqualificazione di Campo 78 è inserito nel più ampio programma denominato “Lo Spirito d’Abruzzo – Abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona” nell’ambito dell’Accordo per il Masterplan, firmato a settembre scorso tra Comune, Regione e Mibac, teso a valorizzare i siti della storia dalle enormi potenzialità e di grande interesse turistico, che comprendono anche l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone e l’Eremo di Sant’Onofrio.
Spiega a riguardo l’assessore Alessandro Bencivenga: “Il progetto che abbiamo presentato per ottenere la cessione dal Demanio di una parte dell’area, nell’ambito del federalismo demaniale culturale, consiste nella messa in sicurezza e restauro delle due baracche, che custodiscono i preziosi graffiti, nella bonifica dall’amianto, nel miglioramento della viabilità e nella riqualificazione dell’edificio all’ingresso che fungerà da infopoint”.
“Siamo in dirittura di arrivo – dichiara la sindaca Casini – mancano piccoli passaggi per completare l’iter burocratico, che consentirà al Comune di avviare i lavori e rendere visitabile la parte del sito più interessante dal punto di vista storico e artistico. E’ il primo passo nell’articolato intervento di recupero di siti preziosi nell’ottica di un rilancio culturale del territorio, con un’attenzione a quell’area pedemontana del Morrone che potrà dunque essere valorizzata quale centro culturale al servizio di tutta la Valle Peligna che deve riappropriarsi di importanti luoghi della memoria di grande valore dal punto di vista storico artistico, con potenzialità attrattive di livello internazionale per visitatori, turisti e fruitori da tutto il mondo, ma oggi ancora scarsamente valorizzati”.
Savino Monterisi
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