Settemilaseicentododici euro e ottanta centesimi, tanto costerà il supporto legale per indire la gara d’appalto per l’esternalizzazione del servizio di front e back office, ora diventato servizio di assistenza tecnica e di supporto amministrativo contabile, quello per intendersi che fino a gennaio era garantito dalla cooperativa Satic e che portò all’occupazione dell’Aula consiliare nel maggio scorso.
Lo ha stabilito il dirigente del Quarto settore Amedeo D’Eramo “considerate le problematiche sorte in relazione in particolare alla ‘genuinità’ dei servizi da acquisire e considerato che la progettazione di detti servizi risulta particolarmente complessa, in quanto gli stessi riguardano attività di difficile individuazione e tali da poter essere autonomamente svolte da appaltatore esterno”.
Sulla vicenda, in verità, era stato richiesto dalla segretaria comunale Francesca De Camillis un parere all’Anac che, nella sostanza, aveva dato il via libera ovvero aveva spiegato che erano i dirigenti a dover capire come procedere. Al Comune di Sulmona, però, nonostante la risposta al quesito e le solenni promesse dell’amministrazione comunale di chiudere tutta la partita nel giro di poche settimane, nessuno ha firmato e soprattutto nessuno ha fatto le carte.
Così ai primi di agosto, dato che i rinforzi della Regione erano diretti solo all’ufficio sisma (e non a fare le gare come annunciato dal sindaco), si è deciso di ricorrere ad una consulenza esterna che, entro settembre, avrebbe dovuto definire tutta la procedura (come d’altronde aveva promesso l’amministrazione comunale). Superata la metà di settembre si è deciso ora di procedere all’affidamento della consulenza che è ricaduta sull’avvocato Mauro Mammana del Foro di Firenze che per poco meno di ottomila euro si dovrà occupare del capitolato speciale, del quadro economico, delle relazioni, del bando e del disciplinare di gara, delle lettere di invito e della modulistica. In altre parole dovrà fare il lavoro per cui sono pagati i dirigenti e i dipendenti del Comune di Sulmona che con questa consulenza esterna si sono tolti in un sol colpo rogne e lavoro e soprattutto hanno tolto soldi dei contribuenti dalle casse pubbliche.
E se la scelta può apparire imbarazzante, molto di più lo sono le motivazioni: “Preso atto che il 4° Settore, cui fanno capo detti servizi – si legge nella determina d’incarico -, è costituito da Dirigente tecnico e Funzionari Tecnici, mentre, nel caso di specie, trattasi di un campo altamente specialistico rispetto a cui è necessaria una specifica competenza di natura soprattutto giuridico – legale”. Come dire “noi non siamo capaci” e non lo è neanche il resto della macchina comunale nella quale, vale solo la pena di ricordare, ci sono un segretario comunale (che dovrebbe occuparsi proprio degli aspetti legali dell’ente), un dirigente laureato in Giurisprudenza, un ufficio legale stipendiato e un ufficio gare e contratti.
Per tornare ai servizi: quando l’avvocato Mammana avrà svolto il suo lavoro, si potrà procedere alla gara e all’affidamento. Ad occhio e croce almeno un altro paio di mesi.
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