Comprensorio senza psicoterapeuti, difensore civico sollecita Asl e Verì nel trovare soluzioni

Due mesi, quasi, senza psicoterapeuti e psicologi. La Valle Peligna resta scoperta, priva di ogni qualsivoglia figura professionale presso l’ospedale SS. Annunziata di Sulmona o presso il centro neuropsichiatrico infantile di viale Mazzini. A farne le spese l’intero territorio, Alto Sangro compreso, con i suoi 2.300 pazienti abbandonati a se stessi dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila.

E se dalle istituzioni tardano ad arrivare risposte concrete ci pensano i privati cittadini a smuovere le acque. Un modo per far capire che gli abitanti del territorio non hanno più voglia di accettare, passivamente, disagi e disservizi che vanno a ledere il diritto alla salute della persona.

La pesante assenza di figure professionali in grado di assicurare prestazioni psicologiche e psicoterapeutiche è stata portata a conoscenza del difensore civico, Giandonato Morra, incaricato dall’attivista Marco Alberico. A Morra è stato chiesto di intercedere con la Asl 1 e con la Regione Abruzzo per implementare l’organico degli specialisti. Possibilmente con incarichi a tempo indeterminato, evitando nuovi contratti a tempo, come accaduto in tempo di pandemia e che hanno lasciato a piedi la Valle Peligna. Niente soluzioni precarie, ma almeno 2 psicoterapeuti al centro di neuropsichiatria infantile di Sulmona, e altrettanti presso il Consultorio e l’ospedale ovidiano.

Un grido di aiuto accolto dallo stesso Morra che, seppur non in veste di Garante per il diritto alla salute, ha visto nella richiesta inoltrata da Alberico un’azione volta a garantire l’effettivo rispetto dei principi di buon andamento, imparzialità, legalità, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Il difensore civico ha sollecitato sia la Asl e sia l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, riferendo della disfunzione creatasi nel territorio peligno-sangrino. Ciò che si attende, ora, è una risposta. Sia verbale e sia nei fatti.

Un tema ancor più delicato se si pensa all’incremento di richiesta di visite, o percorsi da intraprendere, causati dagli strascichi della pandemia. Per questo motivo il difensore civico ha auspicato il superamento delle inefficienze che, se sussistenti, rischiano di inibire la completa fruizione delle prestazioni sanitarie, ovvero di limitare, rendendolo difficoltoso, l’accesso ai servizi essenziali.

3 Commenti su "Comprensorio senza psicoterapeuti, difensore civico sollecita Asl e Verì nel trovare soluzioni"

  1. C'È BISOGNO DI PIÙ SSN | 11 Aprile 2023 at 18:52 | Rispondi

    Un territorio abbandonato a sé stessi, a rimetterci sono i più fragili.

  2. I disservizi della asl locale hanno raggiunto livelli di vergogna inaccettabili.possibile che debba pagare sempre il cittadino????

  3. Il caro presidente Marsilio non perde occasione x farsi una passerella a Sulmona magari promettendo mari e monti ma poi il nulla assoluto…anzi no, siccome è uno lungimirante che esalta la vocazione del territorio, x Sulmona sta creando con “ingenti risorse” un grande polo industriale che avrà una risonanza nazionale “la monnezza d’Italia”. Grazie presidente stia sereno x l’anno prossimo

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