Compensi non riconosciuti: l’avvocato del Comune fa causa. Ente dà incarico a legale esterno

Al Comune di Sulmona tocca affidarsi a un legale esterno per far valere le proprie ragioni su una causa per il quale il Tribunale si è già pronunciato, ovvero i 58.000 euro di compensi che l’ente dovrebbe versare nelle tasche di Marina Fracassi che, destino beffardo, è avvocato del Comune di Sulmona.

Ma serve riavvolgere il nastro per venire a capo di una vicenda paradossale che vede implicato uno dei legali stipendiati dall’ente. La cifra richiesta al Comune da Fracassi è relativa ai compensi di alcune cause vinte per conto del Comune di Sulmona tra il 2014 e il 2020. Compensi per i quali già l’avvocato Guido Blandini aveva fatto causa al Comune, per poi vincerla. Legale, Blandini, in co-difesa con Fracassi, che ha così richiesto la metà dei soldi riconosciuti al proprio collega.

Un riconoscimento pecuniario Fracassi avrebbe dovuto ricevere nelle proprie tasche entro e non oltre i quaranta giorni successivi al decreto ingiuntivo emesso dal Giudice. Un decreto al quale il Comune ovidiano è pronto ad opporsi. Lo dimostra la delibera di giunta dello scorso 23 ottobre, che nomina l’avvocato Francesco Camerini (con studio all’Aquila e Roma) a prendere le difese del Comune. Impegno non gratuito, ovviamente, con una richiesta di oltre diecimila euro per presentare memorie, partecipare e discutere in udienza, nominare sostituti, rinunciare al giudizio o accettare la rinuncia, presentare domande riconvenzionali nonché svolgere ogni altra attività necessaria all’espletamento del mandato professionale.

Uno scherzetto salato a pochi giorni da Halloween.

1 Commento su "Compensi non riconosciuti: l’avvocato del Comune fa causa. Ente dà incarico a legale esterno"

  1. Cosi e’ (se vi pare).

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