Dopo Pratola Peligna e Prezza, anche il Comune di Castel di Sangro viene colto in fallo sul tema della trasparenza riguardo i compensi pubblici percepiti dal proprio sindaco, nonché Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.
Per la pubblicazione sul sito dell’Ente dei dati relativi all’assunzione della carica di sindaco, infatti, è stato necessario un ricorso al Responsabile della Prevenzione e della Corruzione e della Trasparenza del Comune altosangrino, in quanto trascorsi trenta giorni dall’accesso civico, l’Ente non aveva ancora pubblicato i compensi percepiti dal primo cittadino nella sezione trasparenza.
Un accesso civico fatto dall’attivista Marco Alberico che, dopo oltre un mese e mezzo, non ha trovato risposta. Per svelare i compensi percepiti negli ultimi tre anni si è così dovuti passare attraverso un ricorso che ha portato alla pubblicazione dei compensi percepiti negli ultimi tre anni.
Compensi che sul sito internet del Comune di Castel di Sangro erano fermi, prima del ricorso, all’anno 2020 per quanto riguarda la carica di sindaco. Insomma, per tre anni gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici e il costo dei compensi, sono rimasti “nascosti”. A Castel di Sangro come in altri Comuni abruzzesi, con l’aggiunta che Caruso ricopre anche la carica di Presidente della Provincia dell’Aquila, i cui compensi percepiti sono disponibili sul sito internet provinciale, ma non su quello del Comune.
E i rimborsi a quanto ammontano?
Facciamo inchiesta anche sulle associazioni che ricevono contributi pubblici e che in nome della trasparenza hanno l’obbligo normativo di pubblicazione sul proprio sito web?