AltreMenti Valle Peligna e i Comitati cittadini per l’ambiente hanno proposto ai Comuni di Sulmona, Pratola Peligna, Corfinio, Roccacasale, Popoli e alla Provincia dell’Aquila, di costituire una “commissione di studio per contrastare la realizzazione del gasdotto Rete-Adriatica e della centrale di compressione Snam, fortemente impattanti sotto il profilo ambientale, con gravi ripercussioni dal punto di vista sociale ed economico, ma soprattutto estremamente pericolose data l’elevata sismicità dei territori attraversati”.
La proposta è mutuata dalla commissione tecnica di valutazione del progetto Tap istituita dal Comune di Melendugno, in provincia di Lecce, che ha messo insieme una serie di tecnici, esperti ed amministratori per studiare il gasdotto Tap, opera che dovrebbe trasportare il gas estratto dai pozzi di Shah Deniz in Azerbaigian sin sulle coste salentine di San Foca – marina del Comune di Melendugno.
La commissione dovrebbe pertanto “approfondire l’ impatto ambientale e sociale del progetto Rete Adriatica sul territorio; individuare le migliori politiche, azioni e strategie più idonee a contrastare la realizzazione del progetto; informare la popolazione sui reali rischi dell’opera per il territorio; coaudiuvare i Comuni nella elaborazione delle osservazioni tecniche, da presentare al ministero dell’Ambiente e al governo, sul progetto presentato nell’ambito del procedimento di valutazione dell’impatto ambientale (Via). In particolare produrre una contro-Via che vada a confutare le tesi della Snam, avvalendosi di tecnici nell’ambito geologico, sismico, ingegneristico e ambientale in senso lato (professionisti e accademici); incaricare avvocati e consulenti giuridici con competenza nel settore del diritto amministrativo e ambientale, in modo tale da essere preparati nel caso in cui, malauguratamente, il governo dovesse autorizzare sia il gasdotto che la centrale di compressione, per costruire preliminarmente l’asse unico per il ricorso collettivo dinanzi al Tar”.
Marco Alberico di AltreMenti Valle Peligna dice in merito alla proposta: “I nomi dei tecnici e dei giuristi verranno scelti congiuntamente dai rappresentanti istituzionali e dalle formazioni sociali No Snam. Questo non è un semplice apporto democratico, ma molto di più, dato che viene istituzionalizzata la non indifferente esperienza della sfera pubblica No Snam che, in tutti questi anni, ha combattuto da sola contro la multinazionale del gas”.
Infine i documenti prodotti dalla commissione dovrebbero essere di supporto ai Comuni e alla Regione Abruzzo in sede di confronto con la Snam e in eventuali ricorsi che gli enti vorranno tentare. La proposta ha già riscosso il parere favorevole e l’impegno in prima persona della sindaca di Pratola Peligna Antonella Di Nino mentre si aspetta per la settimana prossima una prima preliminare convocazione della commissione.
S.M.
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