Da quel giovedì 1 marzo di protesta, in cui i commercianti, circa 250, si unirono nella presa di Palazzo San Francesco, muniti di rimostranze andando a prendersi quell’ascolto che non arrivava più, le cose non sono affatto cambiate.
Nell’animata assemblea nell’aula consiliare, il popolo delle partite iva, quello che tra grattacapi e conti da far quadrare cerca di mantenerla aperta la saracinesca vista centro storico, ci aveva sperato, dopo tutto quel parlare insomma, un tavolo di incontro meno urlato e più fattivo ci stava tutto. E invece no, l’incontro salta, anzi non arriva proprio, spiega Franco Ruggieri Cna, l’andamento desertico resta immutato, fermo, “ci mancavano solo le dimissioni dell’assessore, adesso non c’è nemmeno una strada di relazione con il sindaco, vorremmo sapere cosa vogliono fare. La situazione si sta incancrenendo. Mi domando se il sindaco e l’amministrazione se ne stiano rendendo conto”. Certo è che il rapporto di una parte dei commercianti con l’ormai ex assessore La Civita, che di proposte per il centro storico in cantiere ne aveva messa più di una tra tosap, riqualificazione, arredo, centro commerciale naturale e isole pedonali, non era dei migliori, ora le cose, con le sue dimissioni, fanno ancora più preoccupare.
I problemi passano dunque dalla maglia invernale a quella primaverile ma l’affanno resta, quello è quattro stagioni, e qui quando si parla di questione del commercio delle mura storiche, non si mette sulla bilancia solo la questione della riduzione della Ztl, perché sarebbe abbastanza limitativo e imbarazzante, le richieste sono diverse e anche piuttosto note, l’urgenza è la riqualificazione commerciale e turistica, un maggior coinvolgimento nelle decsioni, la sistemazione degli edifici pubblici, il ritorno dei servizi in centro storico come Enel, Eni, Gas, Saca, Cogesa, c’è chi ricorda l’affitto concordato e interventi ad alleggerire il carico degli esercenti per scongiurare le numerose chiusure che nel giro di due anni hanno raggiunto quota 40, e ancora l’accelerazione su Casa Italia, il decoro, snellire la burocrazia sui tempi per ottenere un permesso.
La città delle occasioni perse e il pensiero che si possa arrivare così pure in estate turba più di qualche animo, “si parla molto e poco si fa”, non ultima l’area camper, i turisti smarriti, “le figuracce per le disdette”, come sottolineato più volte dai cittadini, un punto di approdo che rappresenta un ponte con le attività commerciali, “sempre se l’intento di una città attrattiva sia rimasto”. Per Ruggieri è inevitabile poi guardare al giardino più verde del vicino, il riferimento è a Pratola opulenta nella sua festa e nella coesione di comuni intenti “prego, continuiamo pure così. Pratola si sta adoperano sull’area camper, perché ha compreso l’importanza dello sbocco autostradale, del movimento positivo, una vivacità di occasioni da non prendere ma che noi abbiamo già perso”. Insomma la via per la ripresa sembra essere lontana, intanto loro i commercianti restano in attesa, in attesa di una risposta, in attesa di un incontro, in attesa di un nuovo assessore, che per ora però non sarebbe nelle stringenti priorità dell’amministrazione.
Anna Spinosa
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