Il film il gestore lo ha già programmato: Freud, l’ultima analisi, lungometraggio uscito in Italia a fine novembre con uno straordinario Anthony Hopkins. La prima proiezione è prevista per domani alle 18,10, ma che si riesca ad entrare al cinema Pacifico per quell’ora e quella data è tutt’altro che scontato. La sala di via Roma, nonostante gli impegni, ad oggi è ancora un cantiere: poltrone ancora smontate, tracce scavate nei muri, resti di lavori un po’ ovunque. Che solo per pulire ci vorrà più di un giorno.
Sulla carta, d’altronde, a causa dei ritardi con cui è stato affidato l’appalto, le ditte incaricate hanno tempo fino a fine dicembre, ma la promessa era ed è quella di rientrare in sala prima che inizi la stagione di Natale. Domani o poco più.
Le ditte appaltatrici sono sicure di farcela, se non per domani, al massimo per venerdì o sabato. Coming soon, insomma. Non alla riconsegna delle chiavi, però, perché mancano ancora alcuni interventi da fare, tra cui proprio alla caldaia appena sostituita. Il piano è quello di lavorare di mattina e lasciare il pomeriggio la sala ai cinefili, tanto più che il gestore ha assunto più personale per recuperare il tempo perso: quando si riaprirà, assicura, la sala resterà aperta tutti i giorni.
Da troppo tempo, fatta eccezione la pausa del Festival di Sulmonacinema ad inizio novembre, di film in via Roma non se ne vedono: chiusa da giugno scorso, infatti, la sala non ha più riaperto, tra vacanze programmate, mancanza di un impianto di aria condizionata che potesse rendere vivibile la stagione calda (problema a quanto pare destinato a perdurare, nonostante i lavori) e cantiere aperto e non ancora chiuso.
Buio in sala, sperando però che si accenda il proiettore.
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