Sarà sotto l’occhio vigile della protezione civile comunale il rifugio di Colle delle Vacche a Pratola Peligna. Per tutto il mese di agosto, infatti, è stata avviata una azione di monitoraggio antincendio giornaliero. Un presidio che trova la sua “base” sulla collinetta in cui sorge il rifugio stesso e da dove, tra le altre cose, il personale della protezione civile potrà tenere sott’occhio buona parte della valle, in questo periodo bollente non è poco. Un punto di avvistamento con tanto di modulo antincendio utile a prevenire eventuali roghi e, perché no, far desistere i male intenzionati.
Con l’obiettivo di favorire il rilancio sostenibile del territorio l’amministrazione Di Nino, in collaborazione con il Parco Nazionale della Majella, ha, inoltre, istituito un campeggio temporaneo stagionale, che contempla la possibilità di campeggiare nella zona attorno al rifugio per 15 giorni consecutivi solo comunicando al comune il numero di tende che si intende posizionare e il numero di persone che vi si insedieranno, purtroppo caricandosi a valle dell’acqua necessaria alla “sopravvivenza”. Da una analisi dell’Arta, effettuata su quella che sgorga dall’unico fontanile presente nell’area ,è risultato che la stessa non è potabile obbligando il sindaco Di Nino ad emettere una ordinanza per vietarne l’uso alimentare.
Tuttavia il lavoro per tutelare e promuovere l’area di Colle delle Vacche prosegue anche negli interventi di pulizia e menutenzione dell’area. Sono stati ad esempio smantellati i punti fuoco troppo vicini al bosco, rendendo possibile la cottura degli alimenti all’interno del rifugio nel quale, contestualmente, è stata riaperta solo una stanza dove insiste un camino. Valanghe, infiltrazioni, degrado di parte delle strutture in cartongesso unite a vandalismo e furti vari hanno duramente provato l’intera struttura. Un primo passo verso la valorizzazione completa dello stabile, tra le prerogative dell’attuale amministrazione impegnata nel proseguire quanto già fatto dalla vecchia, saranno i fondi Psr in scadenza il prossimo 15 settembre attravero il quale l’assessore alla Montagna, Fabiana Donadei, punta ad ottenre il massimo possibile da questa azione, 300 mila euro, necessari innanzitutto all’adeguamento sismico della struttura e, di conseguenza, a farlo tornare il luogo di ritrovo di un tempo.
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