Mentre per il sindaco di Sulmona Annamaria Casini le modifiche statutarie del Cogesa rappresentano una opportunità, il consigliere pratolano Antony Leone sottolinea come il Comune di Pratola ha deciso di non votare favorevolmente, in sede di comitato del controllo analogo, la proposta. Altro che placet dato dai sindaci, insomma, come sostenuto dalla Casini. “Riteniamo che il tutto andava preventivamente affrontato e discusso nei rispettivi consigli comunali – dichiara Leone -. Nell’ultima seduta ho infatti chiesto il rinvio del punto in questione, almeno per consultare i capi gruppo del consiglio di Pratola. I Comuni soci hanno potere di indirizzo, e la loro funzione non può essere limitata a quella di ricevere le proposte di cambiamento di un atto di rilevante importanza come lo Statuto per approvarle o respingere senza possibilità di contribuire eventualmente con proprie indicazioni”.
Nello specifico a dare man forte alla tesi c’è anche il parere del segretario comunale di Sulmona al quale Leone si appella perchè il Cogesa, come società partecipata dai Comuni, dovrebbe far riferimento ai rispettivi consigli comunali gli unici “ad autorizzare preliminarmente le modifiche dello Statuto – scrive il segretario Francesca De Camillis nel suo parere – e successivamente il sindaco a partecipare all’assemblea dei soci per il voto”. In questo il consigliere pratolano ribadisce come la società partecipata, di per sé, “non ha alcuna autonomia decisionale sui più importanti atti di gestione, tra i quali rientra per definizione lo Statuto”.
L’approvazione, seppur ancora ideologica, durante l’incontro del Comitato dell’altro giorno appare così un “affronto” perchè il tutto doveva essere base di discussione in sede di
consigli comunali già da prima e non come oggi quando appare quasi una semplice ed ordinaria “ratifica” di quanto indicato da parte di alcuni membri. Posizioni già prese, insomma, a maggior ragione quando nei fatti all’assemblea dei soci Cogesa mancano solo dieci giorni entro i quali i consigli (di tutti i Comuni soci) dovrebbero riunirsi per fornire ufficialmente il proprio indirizzo a quelle modifiche che permetterebbero al Cogesa di vestire i panni della multiutility con la possibilità di iniziare ad occuparsi di altri settori oltre a quello dei rifiuti.
Nel frattempo che il Cogesa diventi tutto fare, bene farebbe, almeno, a fare bene quello per cui è nata. A Sulmona il terzo ritiro estivo dell’umido, partito in teoria oggi, si è visto poco e niente, con i mastelli ancora nel tardo pomeriggio parcheggiati davanti a migliaia di abitazioni. Dalla società fanno sapere che il servizio è attivo fino alle ore 21 e 16 minuti, per buona pace di chi li ha esposti sul far del sole.
Simona Pace
Ma con la differenziata la tari non doveva costare di meno? Inoltre non era stato detto che spetta anche la fornitura dei sacchi?