Cogesa, terzo bilancio: buco da 1,5 milioni. Aumenta la tariffa

A maggio erano 260mila euro di utile, a fine settembre poco più di 70mila, oggi, con il deposito del terzo bilancio consuntivo consecutivo, il più diventa meno e l’importo a sette cifre: ammonta a un milione e mezzo di euro, infatti, il disavanzo nelle casse di Cogesa. A cui, in realtà, andrebbero aggiunti altri circa 600mila euro di svalutazione dei crediti, tra quelli inesigibili e le sopravvenienze passive. Una montagna di debiti che i sindaci-soci saranno chiamati ad approvare già dopodomani nella riunione del controllo analogo e poi il 31 ottobre in assemblea dei soci. Con quattro mesi di ritardo sulla scadenza dei termini e con un mal di pancia per il vorticoso giro sulle montagne russe, sulle quali in molti, da ubbidienti soldatini, sono saliti in modo del tutto inconsapevole.


L’amministratore unico di Cogesa, Vincenzo Margiotta, depositerà oggi stesso questa terza stesura del bilancio, dopo che per la seconda volta la società di revisione ha “osservato” i conti, contestando in particolare la perizia sulla chiusura e bonifica della discarica di Noce Mattei, il cui costo è passato da 6,7 ad 8,2 milioni di euro nella previsione fatta da un tecnico esterno incaricato dalla stessa società di revisione.
“Il fondo è stato sempre sottostimato – spiega Margiotta che però fino a qualche settimana fa diceva esattamente l’opposto – per cui il milione e mezzo di debito è stato in realtà accumulato nel corso di diversi anni. Ci tengo a precisare però che il disavanzo è frutto di una spesa straordinaria e non strutturale: la situazione nel 2020 è regolare, positiva, efficiente e con ottime performance di crescita”.


Sarà, ma intanto i Comuni si devono preparare a mettere le mani al portafoglio (che poi è quello dei cittadini): il piano di rientro prevede infatti in tre anni un aumento delle tariffe di conferimento di 20/22 euro a tonnellata. “La stima è prudenziale – continua l’amministratore – ma ho fatto mie le osservazioni della società di revisione per mettere in sicurezza la partecipata che una volta estinto il debito potrà ripartire serenamente”. Con un’inchiesta penale in corso per false comunicazioni sociali (quelle relative alla Daneco), d’altronde, Margiotta preferisce non forzare la mano e non rischiare.
Il problema per i prossimi tre anni, d’altronde, non sarà di Margiotta che il 31 dopo l’approvazione del bilancio concluderà formalmente il suo mandato per essere sostituito da un Cda a tre di cui deve per statuto far parte anche una donna. Di nomi ne circolano diversi, ma nessuno ancora frutto di un accordo. E d’altronde non tutti hanno intenzione di ricucire con i gerosolimiani che proprio tre anni fa ruppero il patto della gestione condivisa con la nomina a forza di Margiotta. I risultati sono quelli che raccontano la cronaca e i numeri.

7 Commenti su "Cogesa, terzo bilancio: buco da 1,5 milioni. Aumenta la tariffa"

  1. Porci! Il primo che passa a chiedermi il
    Voto per Gerosolimo lu Mann a ffancul ! Maschio o femmina che sia

  2. e stiamo solo all’inizio ..

  3. E ora……chi lo richiude quel “buchino”? Non ho nessuna intenzione di dare un centesimo di più alla tari…..chi sbaglia paga….o vale solo x il volgo?

  4. X colpa di pochi che non sono all’altezza….pagano in tanti.

  5. Non sono affatto sorpreso.
    Ma gli organi di controllo?

  6. Propongo x il Margiotta anche una buona uscita cospicua x l’ottimo lavoro svolto durante il suo mandato.

  7. Gerosolimo dovunque ha messo le mani praticamente ovunque ha fatto danni….e che danni. Sto c.e

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