La società di revisione dovrebbe effettuare un sopralluogo tra oggi e domani: per evitare di rimettere il piede in fallo, insomma, bisogna essere certi che il bilancio, questa volta, sia approvabile. Le perizie dei tecnici sulla chiusura e bonifica della discarica di Noce Mattei sono state trasmesse, ma i conti, due più due, ancora non sono stati depositati. Il bilancio di Cogesa, insomma, a quasi tre mesi dalla scadenza di legge per la sua approvazione, non è stato ancora depositato. E tra un adempimento e l’altro non lo sarà prima della fine di ottobre, ben oltre anche la proroga prevista in extremis per il Coronavirus. Il collegio dei revisori contabili presume che il loro parere non sarà rilasciato prima della metà del mese prossimo, anche perché ci sono dei punti da chiarire, come ad esempio il compenso richiesto dall’amministratore unico Vincenzo Margiotta per il periodo successivo alla scadenza formale del suo mandato. Secondo statuto, infatti, l’amministratore non potrebbe andare oltre i 45 giorni dalla scadenza che, teoricamente, dovrebbe essere fissata al 30 giugno. Arrivati a settembre, però, Margiotta ha richiesto la corresponsione di oltre 2mila euro per il lavoro fatto negli ultimi mesi: “Deciderà l’assemblea – spiegano i Revisori – è una questione delicata, perché formalmente non c’è stata la sua riconferma e di conseguenza è scaduto il suo mandato, anche per il periodo di prorogatio consentito”.
Ma, al di là delle questioni prettamente politiche della governance della partecipata, c’è e resta il problema della discarica e della sua durata. Dalla relazione fatta dal tecnico, infatti, si evince che lo spazio ancora disponibile al 29 luglio scorso era poco più di 48mila metri cubi, più o meno 47mila tonnellate. Calcolando che in sette mesi (cioè dal primo gennaio al 29 luglio) sono stati conferiti nel buco di Noce Mattei 17,5mila metri cubi di rifiuti, va da sé e con la matematica che la discarica sarà piena entro la fine del 2021. Al netto di trasferimenti in altri siti. Altro che i sessanta anni di cui parlava Margiotta qualche anno fa.
E che nel frattempo il progetto Refolo che doveva ridurre il conferimento del 50% è sparito, come d’altronde quello della realizzazione di un impianto per il trattamento dell’organico a Navelli. E la discarica ha continuato e continua ad accogliere i rifiuti di oltre sessanta Comuni soci, già oltre il limite delle 20mila tonnellate annue stabilite dall’assemblea dei soci.
E dategli il compenso ,poverino,almeno così se ne va contento.😅
Buongiorno, ci sono aggiornamenti sulla riapertura dell’isola ecologica di Sulmona? ancora sotto sequestro?
Oltre € 2000 mi sembrano un po’ pochini x il lavoro fatiscente svolto e x le tonnellate di bugie che ci ha raccontato che sono tutte dentro la discarica che sarà piena ancora prima della fine del 2021.
Ci sono novità sull’isola ecologica di Sulmona se ancora sotto sequestro me lo chiede mio cugino che vive sul pianeta Marte prima d’intraprendere il viaggio sul pianeta Terra x venire a conferire rifiuti alla discarica di Sulmona.
era chiaro sotto gli occhi che la discarica si stava esaurendo, il gioco del progetto Refolo (trasformare il rifiuto in carbonella) è naufragato ed ora tra 2 anni pagheremo molto di più e la Cogesa forse fallirà. mi raccomando rivotate gli stessi o chiedete i voti per loro. mammamè