La seduta, convocata ieri, è saltata: un fraintendimento, forse, per una doppia convocazione che invitava i rappresentanti del controllo analogo, ma anche i sindaci soci. Insomma, alla fine, c’è chi dice strategicamente, il numero legale non è stato raggiunto e al Cogesa non si è discusso di niente.
I punti all’ordine del giorno erano tre: l’esame della bozza di convenzione del controllo analogo, l’affitto di una nuova sede degli uffici amministrativi del Cogesa (essendo la Pastorina, in particolare, inagibile) e soprattutto quel “varie ed eventuali” che portava con sé un fiume di polemiche e proteste che avrebbe potuto mettere in difficoltà l’amministratore Vincenzo Margiotta. I sindaci, infatti, erano e sono decisi, tanto da metterlo nero su bianco in una nota che però sembra essersi persa tra le carte, a chiedere la sospensione, il congelamento, se non il ritiro dei bandi di concorso che il Cogesa ha pubblicato in fretta e furia, nonostante il parere contrario e severo del dirigente del Bilancio del Comune di Sulmona.
La seduta andata a vuoto, insomma, rischia di rendere inefficace la discussione e la richiesta fatta formalmente dai sindaci, perchè venerdì prossimo, di fatto, si aprono i termini per presentare domanda per le otto posizioni aperte e i trentadue possibili posti di lavoro che andrebbero a pesare e non poco, come ha sottolineato la dirigente del Bilancio, sulla sostenibilità economica di un’azienda pubblica che ha ancora punti nodali da risolvere in merito agli affidamenti.
La guerra apertasi al Cogesa dopo la nomina di Margiotta, d’altronde, non accenna a placarsi, tanto che i sindaci stanno studiando un modo per arginare la sua troppo ampia libertà di movimento, attraverso l’ampliamento del consiglio di amministrazione e con la nomina di due membri che gli facciano da “tutor”.
Mentre si discute di poltrone e potere, intanto, la situazione per i residenti della zona prossima a Noce Mattei è diventata insostenibile. Oggi i telefoni di palazzo San Francesco sono stati bollenti di proteste da parte dei cittadini per denunciare la puzza nauseabonda che proverrebbe dall’impianto e, soprattutto, la pericolosità del traffico su gomma che ha trasformato via dei Cappuccini in un’arteria da cantiere pericolosa e malsana. “Gli autisti dei camion che fanno conferimento viaggiano a velocità eccessive – lamentano i residenti – e questa strada, che tra l’altro è molto frequentata dai camminatori, è un pericolo costante. Il Comune faccia qualcosa e in fretta, prima che ci scappi il morto”.
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