La Corte d’Appello dell’Aquila ha accolto il ricorso presentato dalla procura della Repubblica di Sulmona contro la decisione di non luogo a procedere che la giudice Marta Sarnelli aveva emesso due anni fa nei confronti dell’ex amministratore unico di Cogesa, Vincenzo Margiotta.
Margiotta, in altre parole, dovrà rispondere dell’accusa di peculato per i rimborsi spese intascati nella sua qualità di amministratore della partecipata tra il luglio del 2017 e l’aprile del 2018.
Circa 24mila euro in nove mesi che erano sembrati a dir poco eccessivi, anche in relazione a quanto avevano avuto i suoi predecessori che, ogni anno, si erano attestati più o meno sui 3mila euro di rimborsi in dodici mesi.
In particolare sotto la lente della guardia di finanza, che acquisì al tempo una grossa mole di documentazione, erano finiti 38 spostamenti fuori regione che Margiotta avrebbe fatto in nove mesi con la sua Audi, 11 solo dei quali, però, avevano una corrispondenza con le celle telefoniche agganciate dal suo telefono cellulare. Secondo gli inquirenti, insomma, ci sono ancora da giustificare i rimborsi ottenuti per 27 viaggi che, secondo l’accusa, non trovano corrispondenza dai dati raccolti durante le indagini.
Il processo si aprirà il prossimo 10 ottobre, data fissata direttamente dalla Corte d’Appello che, accogliendo l’opposizione della procura di Sulmona, ha fissato direttamente il rinvio a giudizio, senza più passare per l’udienza preliminare.
Margiotta due anni fa era finito davanti al giudice per le udienze preliminari con le accuse di falso in bilancio e peculato: nel primo caso (i crediti della Daneco) la Sarnelli aveva deciso che il fatto non sussisteva e per questo la procura non aveva neanche fatto ricorso in Appello. Per il peculato, invece, la giudice di Sulmona aveva sostenuto l’impossibilità di sostenere l’accusa in giudizio, decidendo quindi per il proscioglimento.
Cosa che non hanno ritenuto, invece, i giudici di secondo grado che, a processo, ora, per il reato di peculato, Margiotta lo hanno citato direttamente.
Grande Cornelio
Riformulo sempre il mio parere:con questi magistrati del tribunale di Sulmona ,(la procura nn ha neanche fatto ricorso in appello) meglio chiudere e finisce sta storia di nn vedo nn sento..tutti pronti a traslocare per dicembre 2024…
Sai leggere ? Ricorso da parte della procura…oppure la mattina scagne nesquik con altre sostanze?
😂😂😂
E il sindaco di Pacentro?…. dei suoi rimborsi spesa non si parla…… nonostante è stato pure condannato ….omertà assoluta! Si tagliano le teste solo dei nemici…. ma gli amici sono….. intoccabili! Poi si fanno gli articoli sulla mafia dei pascoli….. ma fateci il piacere….
E il dipendenti di cogesa che con la macchina della società porta il figlio a fare sport e la moglie a fare la spesa? Quello non è peculato ???
La legge è uguale per tutti
Mi scusi, lei ha mai sentito parlare delle applicazioni del fringe benefit? Si informi, probabilmente le si aprirà un mondo.
Saluti
Vediamo cosa ne penserà la Corte dei Conti dei svariati benefit…🤭🫣🤥
… a proposito della “mafia dei pascoli”… quali Amministratori hanno CONCESSO i pascoli a questi “ signori” ?
E considerato che un’intera montagna è andata a fuoco nell’estate del 2017, e che le particelle percorse dall’incendio sono state tutte georeferenziate, ( vi è documentazione fotografica incontrovertibile), c’è certezza che le stesse nei successivi 5 anni non sono state oggetto di Concessione di pascolo così come prescritto e codificato nella legislazione vigente?
E se questo si fosse verificato?
Che Tristezza
Quando si toccano gli amici degli altri si chiamano” benefit” . Per gli altri invece peculato.
Vergognoso quello che accade, un’azienda sull’orlo del fallimento e si continuano ad alargire benefit come auto… e i Sindaci tutti rigorosamente in silenzio 🤐
Ma perché andare ad accompagnare i figli o la moglie con l’auto aziendale è reato? Ignoranza ad un certo livello vedo… Il peculato è ben altro!
Ma gli ecocalendari che fine hanno fatto? Non vengono più consegnati?
bene,prevale la logica…domanda: esiste nel Mondo intero un ‘azienda che manda in missione i dipendenti,funzionari,dirigenti in assenza di telefono comunicazioni urgenti,rendicontazione /giustificativi spese,reports attivita’-risultato/azione-benefici aziendali, ecc,ecc,la risposta e’ no,non accade neanche nei Paesi in via di sviluppo,quindi molto probabilmente primeggia il buon senso giudizioso ,Legalita’ diffusa,per uscire dalla palude,o no?
caro ,METTite GLI OCCHIALI ho letto bene,ma non ho specificato che erano due i reati : il falso in BILANCIO ed il PECULATO, per fortuna quest’ultimo è stato fatto ricorso e la PRocura Generale ha propeso per il giudizio immediato..quindi, qua a Sulmona…son loro che nn vedono e non sentono.