Cogesa, raccolta fino a settembre: i rifiuti punto ineludibile della campagna elettorale

E’ il 30 settembre la data cerchiata in rosso sul calendario di Sulmona, ultimo giorno in cui Cogesa opererà nella città ovidiana, sebbene il Comune abbia ufficializzato la proroga del servizio per un ulteriore anno. La convenzione con la partecipata, nei fatti, è scaduta il 31 dicembre scorso. Da quella data, come previsto dall’articolo 3 del medesimo documento, Cogesa potrà garantire il servizio per almeno dodici mesi e comunque massimo ventiquattro dalla cessazione. Una proroga che, però, si concluderà tre mesi prima del previsto, come messo nero su bianco dal segretario generale, Giovanna Di Cristofano.

Comunicazione che sabato ha trovato impreparata la società di raccolta e smaltimento rifiuti. Già dai primi giorni di gennaio, l’amministratore unico, Nicola Sposetti, aveva manifestato la volontà di formalizzare la proroga. Ma alla pec inoltrata al commissario prefettizio, Ernesta D’Alessio, non ha fatto seguito alcun incontro. Niente summit neanche tra il controllo analogo, con il sindaco di Sulmona sfiduciato e mandato a casa, e che allo stesso tempo ricopriva il ruolo di vertice dell’organo di verifica ed ispezione della società. Senza sindaco, o meglio senza presidente, niente riunioni.

Il servizio rifiuti resta così nelle sabbie mobili, diventando il principale tema da portare nelle piazze durante la prossima campagna elettorale. Secondo la convenzione, infatti, la conditio sine qua non per far scattare le proroga prevede che un anno prima della scadenza, venga deciso il futuro del servizio: se affidarlo tramite regolare bando di gara, o se optare per l’affidamento in house providing.

Una situazione tutt’altro che semplice, con gli occhi vigili della Corte dei Conti puntati sulla partecipata. Infatti, l’affidamento in house, senza bando né gara, è possibile solo dimostrando l’effettiva convenienza per il Comune-socio. Impossibile ricontrattare il prezzo del servizio in regime di proroga. Motivo per cui il commissario ha dato come termine il mese di settembre, quando gli scranni di Palazzo San Francesco saranno occupati e la giunta sarà operativa de tre mesi o poco più. Sulmona, volente o nolente, rimarrà comunque all’interno della società, sebbene con azioni di razionalizzazione.

Dal futuro della partecipata, comunque vada, non potrà non farne parte. Nel bene e nel male, a seconda di come andrà il piano di rientro avallato dal tribunale delle Imprese.

4 Commenti su "Cogesa, raccolta fino a settembre: i rifiuti punto ineludibile della campagna elettorale"

  1. In via Cappuccini stiamo ancora aspettando l’ecocalendario stampato!
    Vergogna!!! la tassa sui rifiuti la prendete puntualmente però

  2. Immagino che l’ecocalendario non sia gratuito e che sia invece un servizio pagato in bolletta dai cittadini.
    E in generale, quando un servizio manca non dovrebbe essere pagato.

    • In un’azienda pubblica ancor più per azioni, quando vi è un buco di bilancio milionario, dovrebbero rotolare le teste sui tavoli.
      Invece il povero utente viene caricato del debito, delle nomine interne, delle assunzioni, delle consulenze e loro come niente fosse a testa alta, nonostante continuino a calpestare il cittadino… e noi?
      AMMUTOLITI! Anzi anche se nel giusto della richiesta e parlo in particolar modo delle persone anziane, abituati in diverso modo, anche se nel giusto, ci stracciamo le vesti per un foglietto di carta.
      Ma ce ne rendiamo conto?
      Che ci raccontereranno in campagna elettorale di questo IMMONDEZZAIO del Cogesa?

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