Cogesa: procedimenti disciplinari annullati. La rivincita dei ribelli

Il giudice del Lavoro del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha annullato ieri i provvedimenti disciplinari che il Cda di Cogesa, nel dicembre del 2021, assunse contro otto capoarea della società partecipata. Gli otto dipendenti erano stati raggiunti da una sanzione dai cinque ai sei giorni di sospensione non retribuita, perché, secondo l’allora consiglio di amministrazione (presieduto da Nicola Guerra e composto da Sandro Ciacchi e Valentina Di Benedetto), si erano permessi di lavare i panni sporchi fuori dalla famiglia. I sanzionati, infatti, avevano sottoscritto una lettera nella quale denunciavano l’assoluta inopportunità dei comportamenti del consiglio di amministrazione che, scavalcando le competenze e le funzioni del coordinatore generale, aveva chiesto la lista della spesa ai responsabili dei diversi reparti, senza consultare e raccordarsi con il coordinatore.

La lettera, in difesa del coordinatore Stefano Margani, inviata ai soci e ai vertici della società, era stata poi da noi pubblicata e di questo il Cda incolpò i firmatari, comminandogli una sanzione molto pesante.

Ieri, però, il giudice ha stabilito che quella punizione era del tutto immotivata, tanto da condannare il Cogesa a pagare oltre 7mila euro di spese legali sostenute dai dipendenti (soldi che pagherà la collettività, ovviamente).

I difensori dei sette che hanno impugnato il provvedimento disciplinare (uno di loro ha transato la punizione), Giuseppe D’Angelo (che ne rappresentava sei) e Vincenzo Calderoni, hanno sostenuto nella difesa che quelle critiche erano dovute e anzi un dovere: informare cioè i soci di quanto stava accadendo alla partecipata e come la gestione della governace stava compromettendo la società. Parole profetiche a guardare come poi è finito il Cogesa, con i suoi debiti e ben 53 vertenze sindacali attive.

Un clima non proprio sereno che ha portato ora il coordinatore generale Stefano Margani a rassegnare le dimissioni per assumere l’incarico da direttore, che Cogesa non gli ha mai riconosciuto, in una società in Umbria.

8 Commenti su "Cogesa: procedimenti disciplinari annullati. La rivincita dei ribelli"

  1. Grandi….

  2. Ancora sperpero di denaro pubblico ! Andrebbe addebitato al cda dell’epoca, non alla società, il pagamento delle spese legali e delle proprie azioni. Facile gestire un ente senza assumersene le conseguenze!

  3. Io la farei pagare al signor Lecchini che fa Rima con

  4. Due pesi e due misure | 19 Settembre 2024 at 08:27 | Rispondi

    Quindi anche le cause perse dal comune contro il metanodotto vanno addebitate ai comitati e ai cittadini contrari? Anche le spese legali sostenute sempre dal cogesa nella causa, persa, al tribunale delle imprese contro il cda andavano addebitate ai sindaci che hanno nominato gerardini? Chiedo per un amico
    Poi cosa c’entra un fatto accaduto nel 2021 con le sue dimissione del 2024 qualcuno dovrebbe spiegarlo

  5. Direttore generale | 19 Settembre 2024 at 08:57 | Rispondi

    Speriamo che il buon Luigi Di Loreto accetti la carica di direttore generale, l’unico che può risolvere tutte le problematica in Cogesa.

  6. Mamma maj …..

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