L’assessore che tutto sa, quello alle Partecipate e al Bilancio del Comune di Sulmona, Stefano Mariani, aveva scritto non meno di ventiquattro ore fa che lui mai si sarebbe sottratto al confronto e che anzi lui rende conto quotidianamente ai cittadini del suo operato. Lo ha fatto, l’assessore che tutto sa, commentando un nostro articolo sulla farsa del Cogesa, dando a “certa stampa” – che poi sarebbe Il Germe – dei diffamatori, spalafango e anche incompetenti.
Così per nutrirci della sua sapienza, noi di “certa stampa” e anche un bel po’ di cittadini e le opposizioni, attendevamo con ansia il consiglio comunale di oggi, nel quale, alla vigilia della riunione del controllo analogo, l’assessore che tutto sa o chi per lui, avrebbe reso edotti i contribuenti delle peripezie che, ad ora, non ancora permettono al Cogesa di presentare un bilancio consuntivo che avrebbe dovuto essere approvato al massimo entro il 30 giugno scorso.
Al consiglio comunale di oggi, però, nonostante le rassicurazioni e gli spergiuri dei capigruppo che avevano assicurato la presenza, né lui, né la sua maggioranza, da lui – o chi per lui – abilmente guidata, si presenteranno. Con un comunicato alla stampa (quella non certa), infatti, “la maggioranza tutta” (così è firmato il documento) ha annunciato ieri pomeriggio che la seduta sarà da loro disertata, perché, dicono, “la presenza di casi Covid in Comune stanno impegnando in azioni e decisioni di ben altra urgenza e imporrebbero altri tipi di confronti”. La sagra dell’hamburger e la fiera delle mutande sì, ma non il consiglio comunale. Che quello crea assembramento. E a nulla è servita la proposta della consigliera Roberta Salvati di celebrare la seduta in remoto o parzialmente in remoto.
Ma, d’altronde, quella del Covid è una goffa scusa: è che la maggioranza non ritiene e reputa la gestione della principale partecipata del Comune, da 16 milioni di euro di fatturato, un tema rilevante. “I temi ossessivamente proposti su aspetti della gestione del Cogesa noti da settimane – scrive la maggioranza tutta -, già portati alla discussione nello scorso consiglio con interrogazioni, possono infatti essere utilmente riportate all’ordine del giorno della seduta del 14 agosto prossimo dopo soli 4 giorni di distanza evitando peraltro inutili aggravi alle casse comunali”. Omettendo che proprio oggi pomeriggio si decide un passaggio fondamentale sulla governance della partecipata.
E una mano, per capire di che morte dovrà morire questo che almeno fino a qualche anno fa era un gioiello, magari l’avrebbe potuta dare il presidente del Collegio dei revisori contabili, chiamato in audizione nel consiglio che però non si farà.
La maggioranza e il suo assessore che tutto sa, insomma, scappano e negano il confronto democratico, non solo quello con la stampa, ma anche quello istituzionale.
Tanto in Comune, quanto quello con i sindacati, se è vero che solo dopo aver aperto la procedura di raffreddamento davanti al prefetto, anticamera dello sciopero, il Cogesa si è scomodato a convocare i sindacati per discutere degli stipendi decurtati e sottopagati, così dice la Cisl, dei lavoratori.
“Sui cedolini dei dipendenti c’è uno scostamento in negativo mensile che va dai 40 agli 80 euro – lamenta la Cisl – le ferie vengono calcolate in modo errato, gli inquadramenti contrattuali sono più bassi rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro. Considerato inoltre il disinteresse da parte dell’attuale presidente del comitato di vigilanza e controllo analogo ovvero la prima cittadina del Comune di Sulmona – continua la Cisl – che dovrebbe vigilare sul corretto operato della Società Co.Ge.Sa se non altro in funzione del ruolo ricoperto, comportamento questo che di fatto sta comportando e potrebbe comportare degli ulteriori danni nei confronti delle maestranze presenti”.
E, d’altronde, se non bastassero i sindacati e l’evidenza, c’è anche la Corte dei Conti che il 23 luglio scorso, ha ammonito il Comune di Sulmona sulla inefficienza del controllo esercitato dall’assessore che tutto sa: “L’ente non si è dotato di una specifica struttura – scrivono i giudici contabili – dedicata al controllo sugli organismi partecipati e sia nel 2017 che nel 2018 non ha definito gli indirizzi strategici ed operativi degli organismi strumentali” e ancora “il Regolamento delle attività di indirizzo e controllo sulle società controllate e partecipate reca una disciplina molto dettagliata ma che risulta pressoché inattuata”.
Va tutto bene Madama la Marchesa.
Bè….tutto come previsto……la famosa manna dal cielo, e cioè la scusa del covid, da me paventata, è stata adottata al volo…….c’è stato un lettore k ha suggerito a me e al consiglio comunale, di fare la seduta online…..ma evidentemente anche internet ha il covid……..vergogna assoluta.
Sono persone essenzialmente agricole.Poveri contadineschi come tra l’altro l’intera Valle Peligna.Tutti ridotti ad una stessa mentalità da una miseria secolare.
Certo, ma è dappertutto in Abruzzo. L’onta della noncuranza risiede a Roma perché continuano a far votare questi enti comunali fantastici se i comuni sono il rifugio dei peggiori cristi, e specialmente in quelli piccoli dove si conoscono tutti si nota facilmente come siano le famiglie più povere penose e problematiche e di infimo livello culturale e sociale a voler rivestire con perpetua pertinacia le funzioni da sindaci assessori etc. Solo per intercettare sussidi ed intascare mazzette tranquillamente in ogni finanziamento e procedimento di spesa che possono ottenere come anche negli affitti dei pascoli. La riforma kallikratis che spazzi via questi patetici enti circensi deve partire da Roma, il territorio ii deve amministrare con enti logici e trasparenti ,e con managers capaci adeguati puliti e soggetti al controllo, cosicché l’assistenza sociale si possa fare in modo più chiaro e con i giusti capitoli di spesa.
Amici miei atto 1…..000.. e ne ho messi pochi di zeri viste le mandrakate fatte da questa “esimia” amministrazione… Mi sembra giusto che non si faccia il consiglio visto il rischio covid,come mi sembra giusto non firmare un’autorizzazione(che è sul tavolo da tre mesi) ad un centro commerciale,costato milioni, perché il povero funzionario comunale stressato è “giustamente” in vacanza e non ha un delegato,un sostituto un angelo custode(chiamatelo come volete) che possa firmare al posto suo…sono sicuro che quel funzionario avrà prolungato la permanenza in Puglia visto che adesso sarà in smartworking e magari al rientro si porterà dietro un po’ di covid pugliese….ora io mi domando tra la bufera Gabrielli e quella Cogesa chi sarà a pagare? Mi domando ancora:perché avevo un drone sulla mia attività mentre al mercato facevano risse per un pezzo di verdura e alla villa comunale facevano baldoria con mutandoni e spade medioevali,accompagnati da litri di birra e quintali di rostelle? La risposta può essere che gli assembramenti sono di diversa specie? BOOOHH…mi scuso per il dilungamento e approfitto (chiudendo)per fare la domanda che pongo da tempo a questa amministrazione: quand’è che andate via ? La risposta è che forse non hanno un posto adeguato alla loro inadeguatezza(scusate il gioco di parole….)
Giusto tutto…..in passato però i consigli comunali urgenti e non……sono andati on line e resi visibili anche ai cittadini…..forse il covid si trasmette anche via internet…..questa volta!!!!!!!! Si è specializzato anche lui…..mentre loro restano degli emeriti incapaci pallonari e ladri…..da questo empasse nn vogliono farci uscire……e ne pagheremo le conseguenze xk il buco al cogesa lo richiuderemo noi con l’aumento della tari….avendo pure un’economia ferma e dipendente dalle vacanze e dall’ incapacità dei preposti……tutta bella e brava gente!!!!!!!!!
I Gersoliminiani stanno combattendo un dura lotta contro il Covid. È una guerriglia senza quartiere. Non c’è nulla che possa fermarli neanche internet. La Cittadinanza Tutta li plaude. Al prossimo Consiglio Comunale, marzo 2021, si stanziera’ un fondo per un Monumento Gemello a quello della Brigata Majella. La Stele della ” Cavetta ” . Interamente Realizzato con Materiale Riciclato Cogesa. Quali Eroi Civici..