Cogesa: il bando da direttore è da annullare

Ad un anno esatto dalla sua pubblicazione, il bando da direttore del Cogesa è destinato a finire nel mastello giallo. Quello della carta. L’amministratore unico Nicola Sposetti ha infatti deciso che quel bando è da annullare e riscrivere da capo: “Una decisione – spiega – presa a seguito di un parere legale che era stato richiesto dopo le perplessità avanzate dal presidente della commissione preposta alla selezione”. Tant’è che le otto domande pervenute negli uffici, in un anno, non sono mai state neanche valutate. Sarebbero almeno tre i punti critici del bando che, come era stato scritto, insomma, non rispondeva ai requisiti di legge.

Tempo, prezioso, perso inutilmente. Ancora più prezioso in vista dell’addio, annunciato, del coordinatore generale Stefano Margani che, del direttore, nei fatti, fa le veci. Ancora per poco: a fine mese, infatti, scadranno i due mesi di preavviso di licenziamento e Margani migrerà in Umbria dove il direttore andrà a farlo anche sulla carta e non solo nei fatti.

Il Cogesa resterà quindi senza una “testa” amministrativa, figura fondamentale soprattutto come elemento di collegamento tra la governance e la struttura operativa.

“Le possibilità sono due, in attesa del nuovo bando e della nuova selezione – aggiunge Sposetti -: o la nomina di un esterno a tempo, che tuttavia comporta tempi di inserimento e comprensione che sarebbero troppo lunghi, oppure, soluzione sulla quale ci si sta orientando, l’individuazione di una figura interna che sia in grado di rivestire il ruolo e che conosca già problemi, criticità e personale della società”.

L’iter di nomina di un nuovo direttore, d’altronde, non sarà così rapido: dopo l’annullamento del vecchio bando, bisognerà scriverne uno nuovo (possibilmente in linea con le norme di legge), dopo di che, seguendo le indicazioni del vecchio testo, si dovrebbe fare una graduatoria dalla quale selezionare una rosa di nomi da sottoporre poi all’assemblea dei soci. E questo sembra essere lo scoglio più difficile da superare, perché nella partecipata, oltre ad un sistema farraginoso dal punto di vista decisionale (con la sostanziale sovrapposizione, non ancora corretta, del controllo analogo e dell’assemblea), c’è la rivalità mai davvero sopita tra i sindaci-soci.

6 Commenti su "Cogesa: il bando da direttore è da annullare"

  1. Liberate Cogesa | 15 Ottobre 2024 at 06:02 | Rispondi

    Per fortuna Margani va via! Se Cogesa è andata a rotoli lui a mil avviso ha tante responsabilità! Se lo prendessero in Umbria! I politici sono passati.. di destra di centro e di sinistra.. lui sta la da oltre 15 anni a gestire il tutto facendo le veci di direttore generale di fatto! Fate due più due voi che leggete….

  2. Si è passati dal “manco qualcuno lo stesse ad aspettare “ come se non era necessario pubblicarlo all’epoca al “tempo prezioso perso inutilmente”.
    L’unico tempo prezioso perso è quello fatto perdere da quelli che hanno sempre bollato la figura del dg come un poltronificio come se la figura non servisse ed era solo un posticino da dare agli amici degli amici, salvo poi cambiare idea e come se nulla fosse, con una piroetta a 360 gradi, polemizzare per il tempo perso per non aver creato prima la figura, contro la quale si polemizzava e ci si opponeva. Ordinaria storia di sulmonesita politica e non solo.
    Sarebbe utile sapere i 3 punti critici del bando. Vedremo come andrà a finire.

    • Mi sembra evidente che “prezioso” è diventato in virtù del fatto che dalla fine del mese non c’è più un direttore (che sia di fatto o reale, poco conta).

      • Un figura serve a prescindere da eventuali abbandoni, che tra l’altro sono motivati dal,ritardo stesso. Si chiama programmazione che è, o dovrebbe essere, alla base di ogni seria attività d’impresa. E nulla toglie che molti sul dg hanno cambiato idea a seconda della,convenienza perché a Sulmona non cont quel che si dice ma chi lo dice. E i risultati si vedono. Era talmente inutile il bando che quello che,svolgeva di fatto la,funzione lo si è perso appunto perché non si è dato seguito a quel bando che adesso, in virtù di quell’abbandono, è diventato urgente. Il fatto che si morde la,coda è una città che paga il prezzo della miopia di chi guarda la polemica e non la necessità. Vedremo come andrà a finire ma mi pare che cambiando la,governance non sia cambiato un granché, anzi.

  3. Domanda ma un presidente di una commissione per bando selezione figura professionale prima di accettare incarico non lo legge il bando? Fosse anche semplicemente per valutare incompatibilità o eventuali conflitti di interesse. Nel caso fosse così perché le perplessità non le ha evidenziate prima a chi lo ha indicato magari prima di accettare l’incarico?
    Inoltre generalmente questi bandi si fanno utilizzando bandi già fatti da altre società analoghe. Nulla si inventa ex novo.
    Quindi sarebbe bello conoscere il contenuto del parere legale e soprattutto l’autore del parere stesso

  4. È incredibile! È pazzesco che sia gestita in questo modo – quasi come una telenovela in cui ogni giorno ricorre qualche sorpresa – una società così rilevante per il vivere civile, non solo a livello locale ma addirittura regionale, giacché tal società amministra un sito a cui afferiscono i rifiuti addirittura del nostro capoluogo!
    È come se il lancio dei razzi spaziali fosse affidato anziché alla NASA a una qualche impresa che normalmente prepara i botti per le sagre paesane! Assurdo!

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