Incentivare il miglioramento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, omogeneizzare le condizioni nel Paese, garantire trasparenza delle informazioni agli utenti. Sono questi i principi basilari del metodo tariffario sul servizio integrato di gestione dei rifiuti, illustrati oggi da Manuel Mora, account manager di Utiliteam, nel corso del convegno “Rifiuti, nuovo metodo tariffario Arera: impatti e ricadute”.
L’appuntamento formativo si è tenuto stamattina nella sala conferenze di Cogesa ed è servito a fare chiarezza una volta per tutte sul discorso tariffe. “Per quest’anno non aumenteremo alcuna tariffa – è intervenuto l’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta – proprio come l’anno scorso e quello prima ancora i costi per i nostri Soci resteranno invariati”. La legge di Bilancio di previsione 2018 ha assegnato ad Arera (Autorità di regolazione energia reti e ambiente) la regolazione anche del settore rifiuti, cosa che comporterà presumibilmente una riorganizzazione di competenze e ruoli, con una maggiore responsabilizzazione dei soggetti gestori.
Con delibera numero 443 del 31 ottobre scorso Arera ha adottato il Metodo tariffario rifiuti (Mtr), sulla base del quale devono essere determinati i costi di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021 e da qui le tariffe a partire da quest’anno. Eventuali variazioni tariffarie in futuro dovranno essere giustificate solo in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l’attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini, contemplando sempre la sostenibilità sociale delle tariffe e la sostenibilità ambientale del ciclo industriale, nel rispetto degli equilibri della finanza pubblica locale.
In base alle regole introdotte da Arera, fa sapere Cogesa, i gestori dovranno attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti, come la Carta della qualità del servizio o i documenti di riscossione della tariffa. Il nuovo metodo – che prevede limiti tariffari e quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio – regola, in particolare, queste fasi: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, gestione tariffe e rapporti con gli utenti.
Ma perché Margiotta presidente ??????????? ma
non si può mettere qualche giovane competente del
posto? magari con studi attinenti e che sia
meno politicizzato ???
Caro Gino mi trovo d’accordo….ma come ben sai questo è il paese….degli amici degli amici degli amici degli amici e così via fino all’infinito….
che vergogna. anche se in mezzo l’immondizia ci sta proprio bene questo presidente.