Cogesa, 400mila euro di consulenze in un giorno

Giornata impegnativa quella di venerdì scorso per i vertici di Cogesa, anzi per la casse della partecipata che in un solo colpo ha visto impegnare oltre 400mila euro di consulenze con affidamento diretto.

Tutte per la gestione della crisi d’impresa, con tre consulenze per advisor contabile e finanziario e una per advisor legale. Una fetta consistente, insomma, di quel piano che l’ex amministratore Franco Gerardini aveva bloccato e che il reintegrato Cda, nonostante l’impegno a doversi dimettere subito, ha ripreso con piglio deciso.

In particolare 80.500 euro (più Iva e Cassa) sono andati a Gianrocco Di Bussolo, commercialista di Vasto e partner del collega Fabio Fabrizio che dal Cogesa ha ricevuto una cifra identica; poco meno, 74.750 euro (sempre più Iva e Cassa), sono andati invece a Giuseppe Schiavo, ex assessore comunale (insieme a Nicola Guerra – attuale presidente del Cda Cogesa – nella sindacatura Federico) e commercialista di Sulmona con studio a Vasto a cui era indirizzata la prima stesura della consulenza pensata dal Cda, quella del “piano segreto” che prevedeva una spesa di 1,8 milioni di euro, di cui 800mila per consulenze. Una quarta consulenza, per la gestione legale della crisi d’impresa, è andata poi a Giuseppe De Cinque (anche a lui – come al supermercato i prezzi fissi – 80.500 euro più Iva e Cassa) avvocato con studio a Bologna, ma anche a San Salvo, dove c’è anche lo studio Fabrizio. Insomma un team pensato e costruito nel vastese, che avrà il compito di spiegare al Cda come risolvere la crisi della partecipata.

Di certo c’è che a metà agosto non è stato ancora approvato il bilancio di previsione che, da voci interne, presenterebbe un buco di un milione e mezzo di euro, soldi che in qualche modo bisognerà trovare.

Ed è in quel “qualche modo” che forse è scritto il destino di Cogesa, perché le alternative potrebbero essere un paio – quelle più plausibili se si esclude di trovare un gratta e vinci tra i mastelli gialli -: la improbabile ricapitalizzazione da parte dei Comuni-soci (una spesa di decine di migliaia di euro ciascuno insostenibile per i piccoli centri) o la cessione del ramo d’azienda ad un privato. In questo caso a trovare il gratta e vinci tra i rifiuti, potrebbe essere la società privata che di fatto si comprerà a due soldi la partecipata peligna.

Il potenziale di Cogesa, infatti, è ancora molto alto come business, tanto più che ieri gli aquilani di Asm, sembrano aver definitivamente accettato la tariffa di 158 euro per ogni tonnellata conferita.

D’altro canto ai battaglieri sindaci che fino a qualche mese fa si strappavano le vesti e i capelli per avere il controllo della società, non sembra più interessare molto il futuro della partecipata: il comitato del controllo analogo convocato il 31 luglio è andato quasi deserto, mentre più nulla si sa, né nessuno ha rivendicato, del bando per reperire il direttore generale.

Che tanto ormai la tavola è imbandita e gli chef già a lavoro.

28 Commenti su "Cogesa, 400mila euro di consulenze in un giorno"

  1. Nu brudett a la Vastese nzomm…

  2. Ma Pino Schiavo è l’ex assessore che ha copiato la relazione al bilancio? Ah sta gestendo lui la crisi, bene sono sereno per i dipendenti.

  3. Il Cda non si deve dimettere è già scaduto dovrebbero essere i sindaci la cd politica a farlo decadere nominando nuovo cda o au. Non è che una società può rimanere senza governance.
    Sullo stato di crisi nessuno lo aveva bloccato e a dimostrazione di ciò non si vede nessun bilancio all’orizzonte neanche quello che spettava a Gerardini e che lui stesso ha evitato di presentare. Chissà perché

  4. Quanti ladri in giro | 8 Agosto 2023 at 08:30 | Rispondi

    Ignoranza e ruberie sono in previsione ma qua nn arrestano. Mai nessuno..????

  5. Borgo San Panfilo | 8 Agosto 2023 at 09:28 | Rispondi

    Scusate ma Schiavo che ne capisce del Cogesa?… e così tutti gli altri nominati. Dopo queste laute consulenze scriveranno che bisogna aumentare le tariffe e ridurre i costi superflui. Fateci vedere I curriculum. Certo l’amicizia con il Presidente non è un bel biglietto da visita.

    • A parte che non deve capire di Cogesa ma di diritto commerciale e di procedure relative allo stato di crisi. Dopodiché io che sono del Borgo di San Panfilo sono curioso di sapere lei a che titolo commenta utilizzando un acronimo che fa riferimento ad una associazione esistente e operante sul territorio? Così per capire se va attivata la polizia postale

      • Perché avete registrato il profilo in Siae ?

        • Se si commenta utilizzando un nome che identifica altra persona o persona giuridica esistente si compie reato, ma spiegare l’ovvio a volte è totalmente inutile

        • Perché i nomi si registrano alla siae? Ma quando scrivete ste stronzate lo fate perché avete preso troppo sole o perché pensate che scrivere in forma anonima vi mette al riparo dalle figure di m….a che fate? Perché i nomi e cognomi sono registrati alla SIAE e quindi si può commmenate a nome di un altro? Ci provi e vediamo come va a finire. Ormai commentato o gli ignoranti o gli stupidì

      • Amici di quartiere va bene così? | 8 Agosto 2023 at 14:49 | Rispondi

        Io pure sono del borgo di San Panfilo ma ho semplicemente identificato un quartiere di Sulmona, l’associazione non c’entra nulla! Per la polizia postale faccia pure le sue considerazioni, evidentemente è un diretto interessato alla vicenda. Ma fossi stato al posto del Cda avrei evitato di inserire consulenti senza un avviso pubblico se così è stato…..

        • No lei non ha identificato un quartiere (tipo San Panfilo o San Panfilino) lei ha commentato utilizzando il nome di una associazione esistente ed operante, e sono due cose diverse perche consapevolmente ha commentato attribuendo il suo commento ad altri. Ps la storia per cui si compie un abuso per non dire reato e per sviare si accusa chi lo fa notare ha rotto le scatole. Dopodiché per me può esprimere qualsiasi opinione, si spera fondata su competenze e conoscenze, ma non ha nome di altri per cui non ha né diritto ne titolarità

  6. ..E intanto l’Aquila continua a scaricare la sua m….!
    Questo e’ il problema (ambientale)più grosso per noi sulmonesi.

    .

  7. Tartufi & Merletti | 8 Agosto 2023 at 10:14 | Rispondi

    400mila euri del cogesa? Carlo Toto in Cina sarebbe già stato giustiziato per corruzione, in Europa sarebbe stato condannato ad almeno 500 anni di carcere per lo stesso reato, il governo di melone e salvia, anzi Meloni e Salvini, invece, gli assegnano una provvisionale di 500 milioni,e con la satanica prospettiva di ridargli la concessione, almeno continua fare manutenzioni finte,a farsele in house senza la concorrenza dei liberi appalti, almeno se li paga da tre a dieci volte di più del valore di mercato e ricarica le spese sul pedaggio degli abruzzesi insieme alle spese di tangenti e mazzette che paga a politici e funzionari,dai tempi di quelle che pagava ad ANAS venendo condannato,e ben prima che gli usciva il compare di Lettomanoppello.

    • Ma lei ha saputo che e’ uscita una sentenza,grazie ai grillini che non sanno fare il loro mestiere, che attribuisce un risarcimento.pari a un miliardo di euro?? Se poi transazione a 500 milioni,ma.magari!!! Dietro una tastiera tutti leoni….

  8. Querele per diffamazione | 8 Agosto 2023 at 10:38 | Rispondi

    Quanti leoni da tastiera che verrano querelati…

  9. Ma il sindaco non dice nulla? Dovremo pagare un ulteriore aumento della bolletta?

  10. Tranquilli, nessun aumento, basteranno appena 2.531 tonnellate di immondizia del Capoluogo con le nuove tariffe da 158 euro ciascuna per le “400.000 consulenze in giorno”.

  11. Querele per diffamazione invece di minacciare metta il Suo Nome e Cognome per permettere a tutti gli altri di adeguarsi e risponderLe personalmente…

    • Piovono querele | 8 Agosto 2023 at 15:40 | Rispondi

      Mettere nome e cognome sotto commenti che suonano come
      Diffamazioni sarebbe corretto. Così le persone coinvolte possono chiedere di provare le accuse di fronte a un giudice ed eventualmente pagarne le dovute e lecite conseguenze. Il mondo al contrario. Si legittima la diffamazione in forma anonima e si chiede a chi ricorda come funziona il diritto e la civiltà di identificarsi. Questa è la vera minaccia

  12. Le voci e fatti di corridoio ormai sono chiari a tutti persino ai semi analfabeti e incoscienti che amministrano il Cogesa!!! Gli scempi e avvelenamenti sono già in atto ma nessuna istituzione fa’ niente per risanare la situazione ??
    La magistratura completamente alla deriva sono inutili e lunghi ???
    E tanti sono bravi a commentare e non nominare i delinquenti colpevoli alcuni dei quali sono ancora in controllo !!! Penso finirà solo se il tutto andrà in mano privata giustamente visto che i deficienti in carica non sanno o vogliono saperne.

  13. bene,crisi d’impresa,debiti fuori controllo,soci che non pagano il dovuto,ecc,ecc,in pratica un totale disastro amministrativo,per il Sig. Gerardini “allarmante”,con rischio altissimo di fallimento vero,tutto nero su bianco,tutto risaputo e certificato,bilanci inclusi,quindi piu’ da Tribunale…dunque la crisi e’ sotto la luce del sole,domanda a cosa servono le consulenze ? Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?

  14. Franco Iezzi | 8 Agosto 2023 at 17:10 | Rispondi

    -LA DIREZIONE- Gentile signor Iezzi, i suoi commenti non sono graditi su questa testata. Quindi da oggi verranno rimossi a prescindere dal loro contenuto.

    • E per fortuna che esiste il diritto di espressione e giornalistico. Strano che il primo a censurare sia proprio la testata giornalistica. Mah….

      • gentile Carlo, con il signor Iezzi che continua a denigrare il nostro giornale sui social, abbiamo aperto un contenzioso legale. La libertà di espressione può esercitarla a casa sua se vuole

  15. Sulmontini inerti | 8 Agosto 2023 at 20:50 | Rispondi

    Questo cda DEVE ANDARE A CASA,senza se e senza ma,al più presto

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