Era accusato di maltrattamenti e per questo era stato anche arrestato (poi non convalidato per assenza della flagranza) e sottoposto a divieto di avvicinamento. Ma il rapporto con la presunta vittima, una donna che aveva conosciuto in chat e con cui viveva da un anno nella sua abitazione di Sulmona, non doveva essere così brutale, tant’è che durante le fasi dell’arresto, alla vigilia dell’interrogatorio di garanzia, la stessa donna gli aveva inviato messaggi d’amore.
L’accusa era però quella di averla reiteratamente picchiata e minacciata anche con un coltello, anche se quando intervennero i carabinieri, nel dicembre del 2021, trovarono l’uomo tranquillamente coricato a dormire.
Codice rosso, secondo gli inquirenti, che trasferirono la presunta vittima in una casa protetta.
Oggi, però, per Tullio D’Artista, 66 anni di Sulmona, difeso dall’avvocato Serafino Speranza, è arrivata l’assoluzione.
I maltrattamenti erano forse eccessivi, per due che all’apice della lite si messaggiavano frasi d’amore.
Ma procedere d’ufficio per calunnia, no?