Se ne andava in giro in monopattino con tre etti e mezzo di cocaina nel marsupio: Antonio De Almada, 22 anni di Pratola Peligna, è stato condannato oggi dal tribunale di Sulmona a due anni e otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Il giovane venne fermato il primo marzo scorso a Pratola dalla guardia di finanza mentre percorreva in senso contrario con il monopattino una strada della cittadina. All’alt dei finanzieri aveva mostrato subito agitazione e, a richiesta, aveva consegnato agli agenti delle fiamme gialle un involucro contenente la droga. Davanti al giudice per le indagini preliminari si era giustificato dicendo che quella cocaina non era per lui, ma la condanna oggi, con rito direttissimo e abbreviato, è stata inevitabile, anche perché il ventiduenne ha precedenti specifici, essendo stato già arrestato ad ottobre scorso con circa tre etti tra cannabis e hashish.
Antonio De Almada, che si trova in carcere da oltre un mese, resterà comunque dietro le sbarre, almeno fino a quando non sarà trovata una struttura adatta ad accoglierlo. Il giovane, infatti, che formalmente dovrebbe usufruire degli arresti domiciliari, a casa non può tronare, perché incompatibile con la presenza del fratello Jeanpierre, anche lui arrestato a febbraio scorso con un etto di cocaina.
E la multa per guida contromano?
Bella famiglia