Quasi 10mila asseverazioni dell’Enea in Abruzzo che hanno generato una mole di investimenti di quasi 2 miliardi di euro. Di cui 1,34 miliardi di euro per lavori già conclusi pari al 67%. Sono numeri importanti quelli del superbonus 110% nella nostra regione: “Un territorio con problematiche di salvaguardia e messa in sicurezza del patrimonio abitativo superiori alla media – ricorda Silvio Calice, di Cna Costruzioni -. Il superbonus ha rivitalizzato il mondo delle imprese di costruzioni, con aumenti consistenti degli occupati dopo anni di crisi. Bisogna premere per impedire che un colpo di spugna finisca con il cancellare tutto: se ci sono problematicità occorre intervenire su quelle, sennò si finisce per gettare il bambino con l’acqua sporca, danneggiando le imprese. A patire sono soprattutto le piccole e micro, che guardano anche alla riforma del sistema degli appalti pubblici, per introdurre modifiche che ne facilitino l’accesso”.
Una media di investimenti pari a 644mila euro per i condomini, 112mila euro per gli edifici unifamiliari e 97mila euro per le unità indipendenti.
“Nelle audizioni parlamentari, abbiamo presentato un dossier con le nostre proposte di dettaglio – continua Calice -, proprio per rimuovere i principali ostacoli: in particolare, se ci sembra giusto intervenire sulle prime case, ci pare invece ingiusto fissare a 15mila euro il reddito di riferimento, limite peraltro complesso da gestire”.
È l’unico modo per tentare di mettere in sicurezza un territorio fragile e vetusto come quello italiano. In Abruzzo c’è che il problema della sismicità del territorio… ma questi stolti al Governo puntano solo a distruggere le iniziative di altri schieramenti!
La povera gente è andata nelle miniere in Belgio, è emigrata in America per mettere due soldi da parte e farsi una piccola casa. Questi invece si stanno rifacendo le case nuove gratuitamente per l’arricchimento e la goduria dell’affarismo edilizio. Sarebbe questa l’Italia fondata sul Lavoro…???