Classico-Scientifico, trionfo del Fermi nel derby dei licei

Chiamatelo sport, chiamatela tradizione ma soprattutto chiamatelo ritorno alla normalità anche tra gli studenti, che per un giorno hanno abbandonato i banchi di scuola (dai quali si separeranno a breve per le vacanze) per scendere in campo nel vero senso della parola. Il liceo Classico “Ovidio” e il liceo Scientifico “Fermi” di Sulmona, ormai inglobati nei rispettivi poli scolastici, sono tornati a sfidarsi nel più classico dei derby scolastici della Valle Peligna. Protagonisti per il polo scientifico anche i ragazzi degli istituti tecnici, che hanno affrontato la selezione di studenti del liceo “Vico” che hanno rappresentato il polo Ovidio.

Sono passati oltre 1.000 giorni dall’ultimo Classico-Scientifico, mai fermato dal tempo ma bensì dal Covid. I due istituti da sempre si sono fronteggiati sul campo del “Pallozzi” di Sulmona, dando vita a una giornata di calcio, unione e anche sana rivalità in campo e sfottò sugli spalti gremiti dagli studenti delle scuole. Una sorta di Oxford contro Cambridge trasportata nello stadio sulmonese.

Il Fermi si è imposto per 2-1, con le reti di Mecomonaco e Di Meo, nella partita maschile. Ancor più rotondo il risultato della gara femminile, con le studentesse dello scientifico che hanno battuto le cugine dell’Ovidio con un inopinabile 11-0. Sul campo da gioco sono scesi anche gli istituti tecnici di Itis, Ragioneria e Geometri che hanno battuto per 5-1 il liceo “Vico”.

Ciò che conta, però, è il fatto di aver riacceso il motore di una tradizione tutta sulmonese che, a causa della pandemia, rischiava di cadere nel dimenticatoio. Un elogio va quindi ai ragazzi, alla loro energia e passione in grado di rendere sempre attrattivo e avvincente un evento che porta sulle spalle diverse decine di primavere.

“I risultati sono quelli che lo sport insegna – scrivono dal Fermi – evidenti, chiari, oggettivi, frutto di un grande impegno agonistico e della partecipazione totale di una scuola: i 700 studenti dello Scientifico sugli spalti che hanno dato forza e sostenuto la squadra, con spirito di vicinanza e di appartenenza comunitaria, riconoscendosi parte di un tutto, affermando e riaffermando il senso identitario che ci rende unici, diversi, pur nella comunione di valori e di principi condivisi. Lo sport ancora una volta diventa metafora della vita, per il suo elevato valore formativo, per i messaggi che sa trasmettere e far arrivare ai giovani, per l’importanza che in esso assumono la dimensione relazionale e sociale, il rispetto per gli altri, il valore del successo ed il senso della sconfitta”.

Commenta per primo! "Classico-Scientifico, trionfo del Fermi nel derby dei licei"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*