Cittadella della sicurezza, minoranza chiede l’allargamento della Conferenza dei Capigruppo

Rinviare la Conferenza dei Capigruppo e allargare a tutti i consiglieri comunali la partecipazione. E’ la richiesta inoltrata da parte dei gruppi di minoranza di Palazzo San Francesco (FdI escluso) in merito alla riunione, in programma oggi pomeriggio alle 15:30, avente ad oggetto l’audizione del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco e del Direttore dell’Agenzia del Demanio territoriale.

Riflettori puntati sulla cittadella della sicurezza, ma ad ascoltare gli esterni invitati dal Presidente del Consiglio Comunale, Cristiano Gerosolimo, saranno “pochi intimi”. La Conferenza dei Capigruppo, infatti, non vedrà al proprio interno l’intera rosa del consiglio comunale. Una “gaffe”, come scrivono dall’opposizione che non risparmia frecciate e critiche contro l’esponente dem. “Evidentemente ha dovuto confermare il suo ruolo di subalterno ai voleri dei firmatari di una proposta (Di Benedetto e Febo) su cui sicuramente troveremo il modo di esprimere la nostra posizione appena se ne presenterà l’occasione”.

“Per quanto ci riguarda – prosegue parte dell’opposizione -, ben avremmo avuto il piacere di conoscere ed ascoltare tutti insieme gli esterni invitati dal Presidente del Consiglio, avremmo voluto avere una interlocuzione ed un confronto aperto sulle varie ipotesi inerenti la nuova sede ospitante VdF e non focalizzare l’attenzione “solo” su una proposta per di più presentata da due soli consiglieri comunali di maggioranza senza peraltro, considerata l’importanza dell’argomento, un minimo di condivisione con i consiglieri comunali di minoranza. Purtroppo questo è il modus operandi di un Presidente del Consiglio del Comune di Sulmona. In questi termini non avrebbe alcun fondamento in termini formali e sostanziali aver convocato una Capigruppo per discutere su una proposta di delibera volutamente condotta in modo unilaterale precludendo preliminarmente la partecipazione e la condivisione con i consiglieri comunali di minoranza. Nel merito, difronte a questo obbrobrio istituzionale nel modo in cui è stata gestita l’intera vicenda, vorremmo conoscere il pensiero della Giunta e soprattutto del Primo cittadino”.

Una stilettata finale arriva dai gruppi di minoranza, che commentano la vicenda come una “brutta pagina antidemocratica della città”.