Strade bloccate, traffico in tilt, barriere ad impedire l’accesso e dispiegamento di vigili a presidiare ogni incrocio in direzione centro storico. Trovare la via di casa, per alcuni sulmonesi, nel pomeriggio del venerdì santo, è stata davvero cosa ardua, nella città assediata dai turisti e dai peligni tornati per le festività pasquali. Al volante i cittadini restano a guardare, attendono incessanti minuti per capire quale sarà la via libera per rincasare, nella speranza, in particolar modo per chi abita vicino al centro ma fuori le mura, di trovare un parcheggio.
La città blindata, in aspetto e assetto di ordinanza, le barriere robuste intonano più che il Miserere l’omelia di chiusura, d’altronde i grandi eventi ne hanno l’obbligo, il dovere, le misure in materia di sicurezza e ordine pubblico a cui attenersi secondo la circolare Gabrielli del 7 giugno 2017.
Varchi, vie di fuga e capienze da rispettare, ma tanto è l’incognita, e di fronte all’imprevisto, tralasciando le polemiche e gli sbuffi cittadini, resta più che mai una necessità e un’attività di prevenzione. Certo è che tra i turisti un po’ di confusione c’è stata, forse distratti o poco informati, mettiamo pure anche una comunicazione non troppo efficace, ma uscire dal labirinto del divieto non è stato facile. Così una coppia del pescarese che, entrata in mattinata nel centro cittadino, ha scoperto molto più tardi che per uscire dalle vie storiche toccava aspettare il termine della processione, certo, non sarà stato un sacrifico data la bellezza e la portata di suggestione e pathos del rito sulmonese.
Intanto, nel caos di auto, su e giù per le road ovidiane, di questo venerdì pomeriggio resta l’immagine simbolo, un po’ verdoniana a dire il vero, dei camperisti attoniti e confusi, senza un’adeguata area camper, quella che, prima del rimpasto di giunta era stata data per pronta proprio in concomitanza con le festività pasquali, a metterla in forse invece era stato qualche giorno fa il neo assessore Tirimacco che aveva sollevato alcuni problemi legati all’agibilità e all’asfalto da fare. Dunque roulotte dirottate nel parcheggio del Palazzetto, come previsto, senza però, a quanto pare, un servizio cittadino soddisfacente, senza grandi informazioni per sapere poi dove andare.
A.S.
Con quelle barriere messe in quel modo, qualora ci fosse stata un’emergenza, mettiamo per esempio soccorso sanitario con il Ducato o il Caddy, come avrebbero fatto a passare?
multiamo i sidaci che creano disservizi e mandiamoli a coltivare pomodori
Oggi ho avuto modo di parlare con turisti venuti in treno. Si sono fatti il viale stazione a piedi, sono rimasti scioccati. Erba ovunque, rami degli alberi ad altezza uomo,recinzioni di edifici in costruzione da 20 anni vetuste e pericolose. Per non parlare della buca sul ponte. Il paese delle transenne.