Sul servizio di mensa posticipato a novembre interviene Gianna Tollis responsabile dei Medici Cisl per il territorio Peligno-Sangrino, che si sente chiamata in causa anche in quanto pediatra e madre. “Il pasto principale dei nostri bambini – scrive Tollis – è diventato il panino per alcuni giorni della settimana perché nelle scuole della nostra città è sospeso il servizio di ristorazione e non per una questione insormontabile ma per una “dimenticanza” estiva di chi avrebbe dovuto assicurare, alla riapertura delle scuole, un luogo sicuro, accogliente e salubre per i nostri figli”.
La corretta alimentazione spiega ancora Tollis, deriva da corrette abitudini alimentari, unico argine all’obesità. Le buone pratiche alimentari sono certamente a carico delle famiglie ma la scuola svolge un ruolo estremamente importante sia dal punto di vista educazionale sia praticamente perché offre al bambino, nel corso di uno dei due pasti principali della giornata, la possibilità di una dieta varia ricca di frutta, verdura e legumi di cui tanto ci riempiamo la bocca durante i progetti scolastici e i convegni medici. La dieta di un bambino in età scolare deve essere pertanto: varia, gustosa e sufficiente.
Continua ancora Tollis: “Tutto questo a Sulmona con l’avvio del nuovo anno scolastico non è consentito. Le istituzioni, che dovrebbero vigilare sulla salute pubblica, hanno ritenuto opportuno far mangiare i nostri figli con il panino e non un panino con la frittata o la cotoletta e magari due fette di pomodoro, ma un panino classico, di quelli con i salumi perché è vietato portare a scuola cose cucinate a casa. Qualcuno potrebbe obiettare che in fondo si tratta solo di due giorni a settimana ma io da Pediatra e da mamma rispondo che per mia figlia non accetto deroghe, nemmeno per due giorni a settimana”.
L’impossibilità di portare a scuola cibi elaborati, viene da una disposizione imposta dalla Asl. Norme che però non riguardano le scuole dell’infanzia che in assenza della mensa non fanno i rientri.
Per Tollis la questione delle mense scolastiche si somma ad un altro grande problema, la sospensione dell’attività fisica dovuta alla chiusura delle palestre. Le ore di educazione motoria infatti sostiene la dottoressa, sono estremamente importanti per un bambino costretto alla posizione seduta per la maggior parte delle ore trascorse a scuola.
“Il danno che queste cattive prassi producono sulla società – conclude Tollis – e alla città stessa è notevole e la scuola perde, in questo modo, la capacità di educare nel senso più ampio della parola. “Scuola” non è soltanto puro nozionismo, è qualcosa di più: avviare il bambino alla vita nella maniera migliore possibile; a Sulmona ci è negato da una gestione miope e superficiale della cosa pubblica”.
S.M.
Condivido totalmente la preoccupazione della dottoressa e mi chiedo: a chi sta a cuore la salute e la formazione dei piccoli oggi e dei futuri cittadini?
….purtroppo a nessuno,assenza di cervelli capaci,persone che amministrano con responsabilita’ed in riferimento ai principi,valori dell’Interesse generale del bene comune,questi cialtroni pensano esclusivamente alla momentanea visibilita’, numeri statistici dei passaggi pubblicitari,degli annunci,comunicati stampa,ecc, non hanno le facolta’,
competenze per fare qualcosa ed in qualsiasi materia,manca la visione generale,la certezza delle previsioni con idee lungimiranti,risposte,piani adeguati,corrispondenti,appropriati alle esigenze delle normali attivita’… in emergenza nella logica delle priorita’,questi illusionisti conoscevano perfettamente il problema,le attuali disposizioni di Legge puniscono la negligenza,soprattutto quella voluta.quindi,una denuncia alle Autorita’ di controllo…. con previsioni sicuramente pessime,coraggio.