Le dieci ragioni del perché “no” al polo unico a Pratola Peligna. Le ha stilate il movimento Cinque Stelle del paese con un gran titolo che recita “Difendi Pratola, si alla sicurezza delle scuole, no al polo unico”. Le ragioni, “straordinarie” per i grillini, si possono ridurre ad una serie di considerazioni a partire dall’insufficienza dei fondi: “Hanno raccontato che i 5 milioni di euro non erano sufficienti per mettere in sicurezza antisismica gli edifici scolastici del paese ed ora si scopre che neanche i sette milioni di euro sono sufficienti per il polo unico” scrivono dal movimento. L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Fossa, infatti, ha presentato alcune osservazioni che richiederebbero un ulteriore milione perchè nel progetto presentato dall’amministrazione De Crescentiis mancano particolari come la viabilità interna, i posti auto, l’illuminazione e l’arredo per un valore di oltre 1 milione di euro. Punto sul quale il Consiglio comunale è intervenuto durante l’ultima seduta approvando le cosiddette “migliorie”.
I dieci motivi si riducono ulteriormente quando alcuni di essi diventano considerazioni come “L’attuale amministrazione, che ha condotto tutta la campagna elettorale contro il polo scolastico unico come i filmati youtube dimostrano, dopo aver affermato che ‘l’amministrazione non è chiamata a deliberare nulla in merito’ nella seduta del consiglio comunale del 28 novembre 2017 impegnandosi a portare avanti il progetto del Polo Unico Scolastico, si smentisce contraddicendosi”.
Poi c’è il futuro delle strutture: “Le scuole di Piazza Indipendenza, Valle Madonna e Colella saranno abbandonate a loro stesse, destinate al degrado ed all’incuria visto che attualmente non esiste alcun finanziamento destinato alla loro messa in sicurezza e manutenzione e quindi venendo meno al programma di mandato e tradendo così l’elettorato pratolano”, considerazione alla quale segue una ipotesi-paura-preoccupazione: “Potrebbero diventare al contrario centri di accoglienza per favorire lucrosi affari”.
L’affollamento in via per Prezza è un’altra nota stonata per i Cinque Stelle con “un affollamento di oltre 1000 studenti con classi di età da 3 a 18 anni con commistioni intollerabile e non gestibile” e conseguente “Abbandono del paese perchè il polo scolastico causerebbe una concentrazione di persone ed auto in una area del paese già al collasso con problemi di traffico ed inquinamento”. Sulla viabilità del quartiere il sindaco aveva avanzato un confronto con la Provincia per la competenza della strada principale, anche se verrebbe meno, e purtroppo, quell’idea di scuola di quartiere che dovrebbe essere garantita ai più piccoli come fanno riflettere i grillini parlando anche di costi aggiuntivi per i trasporti. “Sono già passati 9 anni dal sisma dell’Aquila ed ancora nulla è stato fatto per la sicurezza delle scuole e degli alunni e dei musp promessi nulla si sa. Passeranno altri 4 anni prima che qualsiasi struttura venga ultimata sempre se i soldi saranno sufficienti con il rischio di ritrovarci con un’altra cattedrale nel deserto”.
Commenta per primo! "Cinque Stelle e ancora il “no” al plesso unico"