Cinema senza tempo, il successo dei film d’essai. Giovedì omaggio a Pasolini

Trecentottanta spettatori in tre spettacoli: non sono i numeri dell’ultimo film di Zalone, ma certo una risposta molto interessante, nell’era di Netflix, per una sala d’essai. Il giovedì del cinema Pacifico riscopre così una fetta di pubblico e di interesse per i film d’autore, per quelle che prima erano pellicole e, come tali, pesavano ogni centimetro di materiale girato.

Dopo il successo dell’esordio con i tre film dedicati a Fellini (Amarcord), Woody Hallen (Manhattan) e Truffaut (Effetto notte), giovedì prossimo si apre la finestra su Pierpaolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita: quattro capolavori per restituire al pubblico del grande schermo la poesia e le immagini di uno dei più grandi intellettuali d’Italia, ucciso a 53 anni nel 1975.

Il primo appuntamento, con questa seconda fase del cinema d’essai proposto dal Polo Fermi, è per il 28 aprile (ore 18,10) con Accattoni, a cui seguiranno Uccellacci, uccellini (il 5 maggio), Mamma Roma e La Ricotta che saranno proiettati entrambi il 12 maggio (sempre al Pacifico) rispettivamente alle ore 10,30 e alle 18,30.

Il Pacifico è stato riconosciuta come sala d’essai dal ministero della Cultura negli scorsi mesi, grazie all’intuizione avuta dal gestore che, nell’unica sala cittadina, riuscirà così a proporre una doppia programmazione, sempre caratterizzata da film d’autore, a prescindere dalla data di produzione.

Una suggestione raccolta dal Fermi che ha organizzato un primo ciclo di proiezioni nella rassegna “Frammenti cinematografici”.

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