Cimitero, al via l’esumazione. Sessanta resti nell’ossario per far posto ai defunti

Si raschia il fondo, o meglio si scava a fondo per trovare spazio nella carrozza per l’ultimo viaggio che parte dal cimitero di Sulmona. Inizia l’esumazione ordinaria delle salme sepolte nel campo comune. I resti dei defunti, sepolti nel Quadrante n.1 di Piazza del Quadrifoglio, verranno riportati alla luce, per poi essere trasferiti nell’ossario comune. Ad essere riesumate saranno le salme sepolte da almeno dieci anni. Per quelle che non hanno completato il processo di mineralizzazione, invece, si provvederà a riporle nella tomba, almeno per altri 5 anni.

Per chi vorrà provvedere alla cremazione dei resti del proprio caro scomparso, sarà necessaria la richiesta di autorizzazione da inoltrare presso gli uffici comunali. In mancanza di documenti ufficiali, infatti, le spoglie saranno depositate nell’ossario comune. Chi, invece, desidera dare diversa collocazione ai resti, dovrà rivolgersi al custode del cimitero. O con un colpo di telefono, o di persona, approfittando per rinnovare i fiori ai piedi della lapide.

Cinquantanove tombe a terra verranno riaperte, per estrarre gli scheletri che vi giacciono all’interno. I nomi, come previsto dalla legge, sono stati pubblicati sul sito del Comune di Sulmona. Poco meno di sessanta liberati per nuove inumazioni. Il tutto in attesa dell’assegnazione dei 372 “letti eterni” pubblici, che aspettano dopo un anno circa dalla conclusione dei lavori, dal costo che varia tra i 3mila e i 6mila euro. Lo scorso agosto il Comune ha messo a bando quattro cappelle private ad un prezzo medio di 43mila euro per ospitare dalle 24 alle 25 salme l’una. Prezzi alti per il biglietto di sola andata per l’aldilà.

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