Cim senza sede, verso il trasferimento all’Aquila di Medicina nucleare

Le lancette sembrano scorrere troppo veloci per il Cim che resta sprovvisto di una struttura e che, secondo le direttive, dovrà abbandonare il ricovero temporeneo al piano interrato dell’ospedale entro pochi giorni.

Non c’è pace per il Centro di salute mentale e i suoi utenti lasciati senza il Centro diurno, senza riferimenti e risposte certe.

La Asl è chiara, i locali dati temporaneamente a disposizione, due stanze ricavate dalla Medicina Nucleare, dovranno essere lasciati il 7 dicembre perchè in data 12 dicembre nei locali di Medicina Nucleare si effettueranno le prestazioni diagnostiche stabilite dal direttore del dipartimento.
“Se non si sospende l’ordinanza – scrive il manager al sindaco – la direzione sanitaria si troverà costretta, suo malgrado, ad autorizzare l’effettuazione delle suddette prestazioni diagnostiche (quelle di Medicina nucleare, ndr) presso il presidio ospedaliero dell’Aquila, non potendo interrompere le attività del Centro di salute mentale, con conseguenti disagi per l’utenze dell’area di Sulmona”.
Per qualcuno sarebbe quasi un “favore”, perché a Sulmona, sembra, quelli di Medicina nucleare non vegnono così di buon grado. Per i pazienti, però, già costretti ad attese di un mese per un esame (il servizio viene svolto solo cinque giorni al mese), sarebbe una vera e propria iattura.
Ma tant’è: nella guerra in carta bollata tra Asl e Comune, a rimetterci è innanzitutto l’utenza.
Tutto è partito dall’ordinanza del sindaco, che ha sospeso le attivita del Csm ex Cim e del Centro diurno di via Mazzini che potranno riaprire solo quando tutte le carte e le prescrizioni del Nas saranno seguite e le criticità strutturali risolte. Una disposizione contestata dal manager Tordera e che per pazienti, familiari, medici, operatori pesa come un macigno.
La questione passa  alla Asl che deve mettersi in regola e a cui spetta il compito di trovare la quadra della situazione.
L’azienda sanitaria è però netta e specifica che se l’ordinanza sindacale non sarà sospesa saranno costretti ad autorizzare tutte le prestazioni diagnostiche nell’ospedale aquilano.
Intanto sotto la lente del Nas sono finiti altri due centri diurni questa volta a Pratola, anche qui sarebbero state riscontrate  problematiche simili a quelle del Centro di salute mentale di Sulmona.

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