Sulle chiusure obbligatorie domenicali del commercio la senatrice Cinquestelle Gabriella Di Girolamo tranquillizza il coro dell’Alto Sangro che ieri su questa testata aveva fatto sentire proteste e preoccupazioni per la nuova proposta di legge del governo Di Maio.
La Di Girolamo invita a riflettere su due punti. Le norme di liberalizzazione degli orari e delle aperture delle attività introdotte nell’ambito del decreto Salva Italia come soluzione al grande mostro della crisi economica che fagocita il nostro Paese, sono state in realtà inefficaci: “Non basta allungare gli orari dei negozi per aumentare il fatturato” dice.
“Il risultato della concorrenza da far-west dei grandi centri commerciali è la chiusura dei piccoli esercizi, con una desertificazione dei centri storici: è proprio in quest’ottica che si muove la proposta di Di Maio che gioca a vantaggio dei piccoli centri. Nelle prossime settimane il testo della legge verrà definito con correttivi a favore della liberalizzazione completa per i soli esercizi ricadenti nei comuni a carattere turistico”.
La linea è quella espressa anche dal ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che propone chiusure infrasettimanali “altrimenti blocchiamo il turismo nel nostro Paese”. Per tranquillizzare ulteriormente i dissensi dei Comuni montani c’è il fatto che le quattro proposte di legge, che verranno prese in considerazione nei prossimi giorni, avranno tutte un punto in comune: la salvaguardia delle città turistiche.
In un contesto di crisi generale tutelare e rivitalizzare il turismo risulta essere fondamentale. Dati alla mano, in Abruzzo, assistiamo a una decrescita del numero di presenze di turisti negli alberghi del 15%: dalle 7.252.826 presenze del 2012 alle 6.119.103 nel 2016. Fuori stagione la diminuzione del numero di turisti risulta ancora più consistente: -19%. Non preoccupazioni, anzi: qualora la proposta di legge Di Maio dovesse essere approvata con le eccezioni a tutela dei piccoli centri, forse concorrerebbe anche a ribaltare questo trend negativo.
Le “note stonate” dei Comuni dell’Alto Sangro sembrano insomma essere state ascoltate.
“Vorrei rasserenare gli animi del gestore del ristorante La Rue e del sindaco di Rivisondoli, l’assessore del comune di Pescocostanzo e i presidenti dell’Ascom e CNA – aggiunge la senatrice pentastellata -. Questo è un governo amico, che ha cuore i piccoli centri a forte caratterizzazione turistica, ne sostiene le economie e continuerà a farlo con l’obiettivo di ripopolarli anche grazie a manovre di questo tipo. Nelle prossime settimane il testo sarà definito con i correttivi appena enunciati”.
Giada Corradetti
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