Un’inconcepibile chiusura quella del traforo del Gran Sasso decisa Strada dei Parchi perché, evidenziano i deputati Cinque Stelle, “non è proprietaria ma solo concessionaria della A24-A25 e ci auguriamo ancora per poco. Non è concepibile – prosegue – che si penalizzino i cittadini che si spostano lungo la direttrice Tirreno-Adriatica, decidendo di chiudere in entrambi i sensi dit marcia il tratto tra gli svincoli di Assergi e Colledara-San Gabriele”.
“Ricordiamo a Strada dei parchi che non è proprietaria ma solo concessionaria della A24-A25 e ci auguriamo ancora per poco. Non è concepibile che si penalizzino i cittadini che si spostano lungo la direttrice Tirreno-Adriatica, decidendo di chiudere in entrambi i sensi di marcia il tratto tra gli svincoli di Assergi e Colledara-San Gabriele”. Lo affermano i deputati abruzzesi del MoVimento 5 Stelle.
“Chiudere il traforo del Gran Sasso dal 19 maggio significherebbe interrompere un pubblico servizio, generare il caos con il dirottamento giornaliero di oltre 10mila veicoli sulla statale 80, arrecare un danno enorme all’economia del territorio e per giunta bloccare le attività dei Laboratori nazionali di fisica nucleare”.
Impossibile non intervenire, insomma: “Siamo in contatto con il Mit e con gli organismi competenti per scongiurare questo sopruso ai danni dei cittadini abruzzesi e non solo” concludono i parlamentari”.
A proposito è intervenuto anche il Forum H2o perché il tutto nasce dalla mobilitazione per l’acqua del Gran Sasso: “Fin dall’inizio non si dovevano assecondare i desideri della concessionaria, a partire dalla richiesta di un Commissario, ma, al contrario, metterla davanti alla sue responsabilità – dichiarano gli ambientalisti -. Bene quindi la posizione del sindaco di L’Aquila Biondi con la diffida per scongiurare il blocco della viabilità sull’arteria strategica e, nel caso, per ottenere la valutazione del ritiro della Concessione da parte del Ministero delle Infrastrutture. Era la risposta da dare fin dall’inizio agli annunci di Strada dei Parchi. Invece la politica è andata dietro ai voleri del concessionario sul Commissario. Ora, come avviene sempre in questi casi, la società non si accontenta e alza ulteriormente l’asticella dello scontro”.
L’auspicio è che “le amministrazioni e i portatori d’interesse attacchino le posizioni inaccettabili di questa società richiamandola alle proprie responsabilità”.
Quello della chiusura del Gran Sasso è un brutto pasticcio,perché di mezzo c’è la procura di Teramo che ha messo sotto inchiesta l’autostrada dei parchi in quel tratto dei 10 km del tunnel. Difatti nelle acque bianche sono stati trovati elementi dallo sversamento dei laboratori di fisica sotterranei del G.Sasso, ed in particolare toluene. Va da sé che il tunnel andrebbe ben impermeabilizzato, con una spesa per Autostrada dei Parchi che si aggira intorno ai 170milioni di euro. Già sono stati rinviati a giudizio dalla procura di Teramo il laboratorio G.Sasso, l’acquedotto ed autostrade. Poi arriva il botto, cioè la chiusura a tempo indeterminato,sino a soluzione del problema . Il danno è enorme per i teramani, sia per l’imminente stagione balneare, sia per i pellegrini che si recano al santuario di San Gabriele provenienti dal versante aquilano, circa due milioni l’anno. Certo che quel traforo, dopo averne passate di cotte e di crude, specie per l’acqua, che durante la realizzazione veniva giù a fiumi e riuscirono ad incanalarla dopo anni ed anni(forse per merito dei giapponesi?)ora di nuovo è l’acqua che è tornata a dare fastidio. E questa volta perché non funziona lo smaltimento da parte del laboratorio di fisica, istituito per lo studio dei neutrini,tanto cari al prof Zichichi ed al fu Pontecorvo, uno dei ragazzi di Fermi di via Panisperna, fuggito poi in Russia. Quale potrebbe essere la soluzione?
Penso che Autostrade dei Parchi, non sta interrompendo nulla, sta solo dando credito alle richieste della procura,di risolvere l’inquinamento. E ciò è possibile solo facendo dei lavori nel tunnel. Si possono fare senza chiudere? Ce lo dovrebbe dire un esperto.